MELBOURNE –  Le regole peculiari del Comune di Melbourne, che consentono alle imprese di esprimere due voti alle elezioni comunali, potrebbero essere ridimensionate e i candidati obbligati a dichiarare le donazioni prima del giorno delle elezioni, se il sindaco Nick Reece riuscirà a convincere il ministro per gli Enti locali Nick Staikos ad avviare una riforma della legge elettorale per la capitale statale.

La richiesta formale, avanzata da Reece in una lettera al ministro questa settimana, è stata stimolata da una recente risoluzione del consiglio comunale in seguito a un rapporto della Commissione elettorale statale sulle elezioni comunali del 2024, che ha rivelato come la partecipazione al voto a Melbourne (70,79%) fosse stata significativamente inferiore rispetto alla media statale dell’83,79%.

Il quotidiano cittadino The Age, inoltre, durante le elezioni comunali dell’ottobre scorso, aveva evidenziato gravi carenze nella City of Melbourne Act, la legge che disciplina le elezioni per la metropoli e che permette, tra l’altro, di non rendere pubbliche le donazioni elettorali fino a 40 giorni dopo la chiusura delle urne.

Questa legge non è mai stata riformata dal 2001, quando fu introdotta dal governo laburista di Steve Bracks.

Nella sua missiva a Nick Staikos, a nome del consiglio comunale, Reece ha richiesto una revisione completa della legge. La richiesta prevede esplicitamente di prendere in considerazione l’introduxione del divieto di donazioni da parte di costruttori immobiliari e di entità legate al gioco d’azzardo, oltre all’introduzione di un sistema di rendicontazione continua delle donazioni.

“Credo fermamente nella democrazia. La democrazia non è un concetto, è un’azione concreta, è qualcosa che si fa e su cui bisogna continuare a lavorare”, ha dichiarato Reece.

Il sindaco ha affermato che la revisione dovrebbe esaminare anche se i proprietari stranieri di immobili debbano continuare ad avere diritto al voto, citando l’esempio di una persona che vive a Shanghai, possiede un appartamento a Melbourne ma lo visita raramente e ha dunque “un legame minimo con la città”. Al contrario, Reece ha sottolineato che sarebbe utile trovare modi migliori per informare gli studenti stranieri che hanno diritto di voto.

Melbourne è l’unica capitale australiana in cui le aziende hanno diritto a due voti alle elezioni comunali, mentre i residenti ne hanno solo uno. Il governo del New South Wales nel 2023 ha abrogato una regola simile per le elezioni della City of Sydney, definendola -   nelle parole dell’allora ministro laburista per gli enti locali - un sistema “di cui la Corea del Nord sarebbe orgogliosa”.

Durante la campagna elettorale dello scorso anno, mentre altri candidati chiedevano di cambiare la regola dei due voti per le aziende, Reece si era rifiutato di prendere posizione, affermando che la questione era “di competenza del governo statale”. Fu inoltre criticato per non aver rivelato in tempo reale le sue donazioni elettorali, al contrario di altri candidati.

Reece ha affermato di aver sostenuto la trasparenza sulle donazioni in tempo reale durante la campagna, ma di non aver potuto adottare quel sistema alle ultime elezioni perché “non disponeva dei meccanismi di rendicontazione né di un quadro normativo adeguato”.

Qualsiasi riduzione dei diritti di voto per le imprese, introdotto dall’allora premier liberale Jeff Kennett negli anni ’90, incontrerebbe probabilmente una forte opposizione dalla Camera di commercio e industria del Victoria. Durante il dibattito in consiglio sulla mozione, due consiglieri – il liberale Owen Guest e Philip Le Liu – si sono opposti all’idea di rivedere la regola, con Liu che ha suggerito che ciò potrebbe essere percepito come “un attacco alla comunità imprenditoriale”.

Reece ha dichiarato a The Age che è comunque importante che le imprese “abbiano diritto di voto”. “Penso che le imprese, i commercianti, i negozianti locali siano tra i partecipanti più attivi nei nostri processi democratici in municipio”, ha affermato.

In un comunicato, l’ufficio di Staikos ha confermato che “il ministro per gli Enti locali ha ricevuto la corrispondenza del sindaco su questa questione. Valuteremo la sua lettera e risponderemo a tempo debito”.