Essere fieri delle proprie origini italiane, prendere il meglio dalla cultura paterna, farla propria e permettere ai ricordi di guidare il percorso di un giovane creativo che, purtroppo, ha perso il padre troppo giovane, ma ne conserva la memoria e l’amore intatti.

Christian Cicchini, 38 anni, è un fotografo e videomaker con un’identità triplice: australiano, uruguayano da parte di madre e italiano da parte di padre.

Il padre di Christian, Mario, nato a Cupello, in Abruzzo, emigrato in Uruguay, nel paese sudamericano ha conosciuto  Carmen, quella che sarebbe diventata sua moglie e madre di Christian. Per cercare migliori opportunità, la famiglia si è poi trasferita in Australia, dove il padre di Christian ha lavorato per diverso tempo nel settore delle costruzioni.

Christian è nato così in Australia, ereditando una ricca mescolanza culturale italo-uruguayana. Suo padre, che parlava perfettamente l’italiano, è morto in un incidente sul lavoo quando Christian aveva solo cinque anni il 10 dicembre 1990. Questo tragico evento ha lasciato un segno profondo nella sua vita.

Cresciuto in un ambiente dove la fotografia e la videografia erano sempre presenti, grazie al padre, Christian ha sviluppato una passione per queste arti sin da giovane. Suo padre amava fotografare e filmare eventi familiari, creando un archivio di ricordi degli anni ‘80 e ‘90.

Questo amore per il ‘visual story telling” è stato trasmesso a Christian, che ha iniziato a fotografare 20 anni fa, prima di formalizzare la sua formazione in una scuola di cinema a Sydney. Ha iniziato come montatore per poi lavorare in studi televisivi e cinematografici. Negli ultimi anni, Christian ha intrapreso un percorso indipendente, dedicandosi a progetti personali e raccontando storie attraverso le immagini. “Amo una fotografia che può raccontare una storia. Congelare un momento nel tempo e riuscire a dire qualcosa in quel momento, perché quel momento rimane lì per sempre. Amo usare la luce e la composizione,” racconta Christian.

La sua casa è sempre stata un luogo di condivisione culturale e apprendimento. La madre di Christian ha cercato di mantenere vive le tradizioni familiari attraverso la cucina e ha imparato lei stessa la lingua e ha spinto anche i suoi figli a guardare film italiani, in particolare quelli di Federico Fellini. Nonostante il dolore per la perdita del padre, Christian mantiene viva la speranza di ottenere un rapporto dettagliato sull’incidente avvenuto sul lavoro. “Stiamo ancora aspettando il rapporto del coroner perché non abbiamo mai ricevuto nulla, in tutti questi anni. Abbiamo un certificato di morte, ma non un rapporto effettivo su cosa sia successo” afferma Christian, sperando che qualcuno gli possa fornire informazioni utili. Cicchini continua a vivere la sua passione per la fotografia e la videografia, ispirato dai ricordi del padre che vivono in lui e continuano ad alimentare le sue grandi passioni.

E questa storia si intreccia con quella di molti altri lavoratori nel settore delle costruzioni in Australia, tra cui, più recentemente, Christopher Cassaniti, un giovane italiano morto tragicamente due anni fa in un incidente sul lavoro. La sicurezza è un tema cruciale e giornate come il National Safety Month, celebrato questo mese di giugno, sono importanti occasioni per riflettere e promuovere miglioramenti nelle condizioni di lavoro.