FOLIGNO (Perugia) – La comunità italiana d’Australia è ancora sotto shock dopo la notizia della morte improvvisa dell’ambasciatrice d’Italia a Canberra, Francesca Tardioli, avvenuta nella serata di sabato scorso a Foligno, dove la diplomatica stava trascorrendo qualche giorno di ferie.
Secondo quanto si apprende dai quotidiani locali, l’Ambasciatrice avrebbe perso l’equilibrio cadendo dal terrazzo della propria abitazione e sarebbe morta sul colpo all’impatto con il suolo, tanto da rendere vano qualsiasi soccorso.
Un incidente fatale sulle cui dinamiche stanno comunque ancora indagando i carabinieri del Comando di Foligno.
“Persona squisita, modello professionale e promotrice dei diritti umani”, la definisce un post di condoglianze pubblicato sui canali social dell’Ambasciata d’Italia a Canberra, che ha anche messo a disposizione un “libro virtuale di condoglianze” all’indirizzo email, per chiunque volesse lasciare un proprio messaggio alla famiglia dell’Ambasciatrice.
A unirsi al dolore per la prematura scomparsa di Francesca Tardioli è stato anche il ministro degli Esteri australiano, Marise Payne.
“Sono profondamente addolorata per la notizia della scomparsa dell’ambasciatore d’Italia, Francesca Tardioli, una diplomatica molto rispettata che ci mancherà moltissimo. I miei pensieri sono con la sua famiglia, amici e colleghi in questo momento difficile”.
Moltissimi sono poi stati i messaggi di cordoglio e vicinanza arrivati da tutta Australia, da tutto il mondo e da numerosi esponenti della politica italiana, tra cui il senatore Francesco Giacobbe e il deputato Nicola Carè, eletti nella ripartizione Asia, Africa, Oceania e Antartide.
“La sua grande professionalità è ricordata da tutti – ha scritto Giacobbe in un messaggio indirizzato a tutta l’amministrazione della Farnesina, al Corpo diplomatico e alla famiglia dell’Ambasciatrice –. Disponibile sempre al confronto e instancabile lavoratrice, oggi ci lascia una donna di Stato di cui tutti siamo fieri. L’Italia ha perso una fedele servitrice; ci mancherà il suo grande senso di umanità e la sua sincera amicizia”.
In tutti resta vivo il ricordo della professionalità e della dedizione che l’ambasciatrice Francesca Tardioli metteva nello svolgere il difficile compito a lei assegnato di rappresentare l’Italia nel mondo.
In una lunga intervista concessa al direttore de Il Globo e La Fiamma, Dario Nelli, quando era da poco arrivata in Australia nella primavera del 2019, l’Ambasciatrice aveva subito espresso molto entusiasmo per l’incarico ricevuto.
“Mi impegnerò – aveva detto – per portare avanti un partenariato a tutto campo tra due Paesi – l’Italia e l’Australia –, che condividono radici comuni in termini di vicinanza tra i popoli e in termini di valori in un mondo che è in continuo cambiamento. Quindi, da parte mia, c’è il massimo interesse e impegno a lavorare in questa direzione e credo che anche la comunità italiana che risiede in questo Paese meraviglioso da tantissimo tempo dia un contributo fattivo su questo. Lo ha già fatto e continuerà a farlo in futuro”.
Una carriera ricca di incarichi delicati e prestigiosi, fino all’arrivo a Canberra
Nata a Foligno nel 1965 e laureatasi nella facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Perugia, ha intrapreso la carriera diplomatica non appena terminati gli studi.
Tantissimi gli incarichi internazionali ricoperti, da Tirana a Norimberga, da Riad a Tripoli, passando per una serie di ruoli presso le rappresentanza della NATO a Bruxelles, fino a diventare Vicedirettore generale per gli Affari politici e di Sicurezza presso il Direttore centrale per le Nazioni Unite e i diritti umani, nel settembre 2016.
Cavaliere Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica nel 2014, Francesca Tardioli è approdata in Australia nel 2019, in un momento molto delicato nelle relazioni tra Roma e Canberra, con il compito di ricucire la tela dei rapporti con l’Australia. Compito che è stato reso ancora più difficile dal sopraggiungere della pandemia a pochi mesi dal suo incarico.