BERGAMO - Un italiano su tre è propenso ad acquistare alimenti che contengono insetti commestibili. La maggior parte lo farebbe per soddisfare la propria curiosità e sperimentare alimenti innovativi. È quanto emerso da ‘Insect Food e Consumatori’, l'indagine realizzata dall’Università degli Studi di Bergamo e presentata durante l’evento ‘Cibi a base di insetti: cosa ne pensano i consumatori?’. L’indagine è stata condotta su un campione composto da 1170 individui rappresentativi della popolazione italiana, i cui dati sono stati raccolti in un intervallo di tempo compreso tra ottobre 2021 e settembre 2022. 

In base alle risposte ottenute dai questionari somministrati, in particolare, risulta che il 9% degli intervistati sarebbe “altamente propenso” a consumare insect food e il 21% “mediamente propenso”, mentre il restante 70% si dichiara poco propenso. La ricerca aiuta quindi, per la prima volta, a profilare le caratteristiche dei consumatori considerando congiuntamente l’atteggiamento verso il prodotto, l’influenza sociale, il controllo percepito e alcuni dei principali driver motivazionali che possono spingere all’acquisto, in particolare quelli edonici, etici e legati alla salute.  

Dall’analisi emergono anche le variabili che, secondo gradi differenziati, possono accostarsi positivamente all’intenzione di acquisto di alimenti a base di insetti. Tra queste spiccano: le esperienze pregresse nel consumo di insetti, il genere, con gli uomini maggiormente inclini alla possibilità, e la propensione al cambiamento: i soggetti più curiosi risultano più aperti all’entomofagia.