SANTIAGO - Il presidente Gabriel Boric ha decretato il lutto nazionale in Cile, dopo la conferma della morte dei sei minatori rimasti intrappolati nella Divisione El Teniente, di proprietà della compagnia statale Codelco.
L’annuncio è arrivato al termine delle operazioni di soccorso, concluse dopo giorni di intenso lavoro in condizioni estremamente complesse.
Il dramma è stato causato da un sisma di magnitudo 4,2 registrato giovedì scorso alle 17:34, a 500 metri di profondità, nel settore Andesita della miniera.
Il terremoto, rilevato dal Servizio sismologico nazionale e da sistemi internazionali, ha provocato il crollo che ha intrappolato i lavoratori.
Al momento della scossa, circa 500 persone si trovavano nell’area interessata e 2.500 nell’intero giacimento. L’evacuazione è stata completata alle 18:30 senza ulteriori vittime.
“Con molto dolore, vogliamo trasmettere le nostre condoglianze ai cari di Paulo, Gonzalo, Alex, Carlos, Jean e Moisés, sei minatori che hanno perso la vita”, ha dichiarato il presidente esecutivo di Codelco, Rubén Alvarado, ringraziando autorità, lavoratori e comunità per il sostegno.
Il direttore generale di El Teniente, Andrés Music, ha confermato la chiusura delle operazioni di ricerca: “Dal primo giorno ci siamo impegnati a fare il possibile. Non è il risultato che speravamo, ma abbiamo riportato i corpi ai loro cari con il rispetto e la dignità che meritano”.
Mary Carmen Llano, vicepresidente della gestione del personale di Codelco, ha assicurato che il supporto alle famiglie continuerà: “Questa fase non termina con il recupero. Ora inizia un nuovo percorso per imparare dalla tragedia e rafforzare la cultura della sicurezza”.
Il presidente del consiglio di amministrazione di Codelco, Máximo Pacheco, ha annunciato l’avvio di una revisione indipendente: “Incaricheremo una verifica internazionale con i migliori esperti per determinare cosa è andato storto. Lo dobbiamo alle famiglie, ai nostri lavoratori e a tutto il Cile”. Anche la Procura nazionale ha aperto un’inchiesta.
Pacheco ha aggiunto che la memoria delle vittime sarà onorata “con cambiamenti concreti e con un impegno irrinunciabile per la vita”.