ROMA - E ora toccherà ancora una volta a Giuseppe Conte cercare di rimettere insieme i cocci e trovare il modo di sedare la rivolta interna al suo movimento contro il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, colui che Beppe Grillo definì “uno dei nostri” per convincere gli iscritti a dare il proprio assenso all’entrata del M5s nel governo Draghi.
E già allora molti avevano sollevato dubbi sulla lucidità del comico, che aveva espresso quel giudizio su un personaggio semmai considerato vicino a Matteo Renzi e che non aveva mai mostrato simpatie per il movimento. Ma furono bollati come disfattisti, gli iscritti (come sempre) approvarono e il governo si fece con i grillini dentro.
La scorsa settimana, però, proprio quello stesso ministro della Transizione ecologica, ospite della Scuola di formazione politica proprio di Matteo Renzi, ha espresso quella che è la sua visione entusiasta dell’energia nucleare, già bocciata dagli italiani in due referendum, l’ultimo del 2011, e considerata alla stregua di una bestemmia dagli attivisti del M5s. Non contento Cingolani ha anche definito gli ambientalisti, ma solo “quelli oltransisti, ideologici e radical chic”, addirittura “peggiori della catastrofe climatica”.
Probabilmente il ministro si riferiva agli attivisti di Fridays for Future e ad altri gruppi ambientalisti che in questi mesi si sono scontrati vivacemente con lui per le sue politiche a favore degli inceneritori, delle trivellazioni in mare e non proprio a sostegno delle auto elettriche, accusandolo di “proteggere gli interessi dell’industria” invece che quelli dell’ambiente. Ma il Ministro ha sempre replicato che il problema è invece chi “idologizza” la tecnologia e che serve un approccio pragmatico.
Adesso però con le parole pronunciate dalla Scuola di politica di Renzi si è tirato addosso anche le ire del M5s e in qualche modo toccherà ora a Conte cercare di mettere pace. Per questo il leader ha chiesto un incontro con Cingolani. “Un chiarimento - ha detto - sui progetti e le politiche per l’ambiente e la transizione ecologica, anche alla luce delle sue recenti dichiarazioni”.