Sono cinque i film italiani in concorso all’82ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, in programma fino al 6 settembre. Oltre a La Grazia di Paolo Sorrentino, che ha aperto il festival, in gara anche Elisa di Leonardo di Costanzo, Duse di Pietro Marcello, Un film fatto per Bene di Franco Maresco e Sotto le nuvole di Gianfranco Rosi. Fra gli autori internazionali, in gara A House of Dynamite di Kathryn Bigelow, su un nuovo spettro atomico; l’attesissimo Frankenstein di Guillermo del Toro; Bugonia di Yorgos Lanthimos che torna con protagonista Emma Stone; l’approdo in gara di Jim Jarmusch con il film a episodi Father Mother Sister Brother; il ritorno a 20 anni da Lady Vendetta di Park Chan-wook con No Other Choice; il nuovo adattamento da Lo straniero di Camus, firmato da Francois Ozon con L’etranger. In totale, sono 21 i film in corsa per il Leone d’Oro. Si annuncia già una regina fra i divi all’82ª Mostra del cinema di Venezia: è Julia Roberts, che per la prima volta arriva al lido, come protagonista del nuovo film di Luca Guadagnino, After the Hunt presentato fuori concorso. La star interpreta Alma, stimata docente di un ateneo della Ivy League, che si ritrova a difendere un collega accusato di molestie sessuali verso una studentessa. 

“Quando ci è stato proposto il film era ovviamente inclusa la presenza della protagonista - ha spiegato il direttore della Mostra, Alberto Barbera - non avrebbe avuto senso presentarlo senza la sua interprete principale”. A chi gli ha chiesto come si aspetta sarà la presenza della star, lui ha risposto: “Lo vedremo, non ne ho la minima idea. Mi dice Luca che Julia è stata una persona straordinaria sul set, estremamente disponibile, gentile, collaborativa, meravigliosa e quindi mi auguro che la sua presenza a Venezia corrisponda a questo”. 

Non solo Julia Roberts, ma anche George Clooney, Cate Blanchett, Emma Stone, Jude Law, Oscar Isaac, Amanda Seyfried, Al Pacino, Martin Scorsese, Adele Exerchopoulos, Laura Dern, Idris Elba, Rebecca Ferguson, Adam Sandler. Sono solo alcuni dei divi internazionali protagonisti dell’82ª Mostra del cinema di Venezia. 

La parata di star, che si distribuirà anche nelle tante feste ed eventi esclusivi da sempre in programma durante i giorni della Mostra, spicca nei film in concorso. Ad esempio con il trio formato da Clooney (“in grandissima forma” ha commentato il direttore Barbera sulla sua performance), Dern e Sandler nella dramedy di Noah Baumbach Jay Kelly. Law sarà un Putin nel pieno dell’ascesa al potere, raccontato dal suo spin doctor (Paul Dano) in Il mago del Cremlino di Olivier Assayas. Con il film e episodi Father Mother Sister Brother di Jarmusch, sui rapporti tra genitori e figli, ritroveremo tra gli altri Cate Blanchett, Adam Driver, Tom Waits, Charlotte Rampling. Si rinnova il sodalizio tra Lanthimos ed Emma Stone, che torna come protagonista per il regista greco in Bugonia. Amanda Seyfried è la predicatrice settecentesca al centro di The Testament of Ann Lee di Mona Fastvold. Isaac e Jacob Elordi sono rispettivamente creatore e creatura nel Frankentein di Guillermo del Toro. Lea Seydoux e Tony Leung sono al centro della storia intima di Silent friend, firmato dalla regista Ildiko Enyedi. Dwayne Johnson esce dal mondo dei blockbuster e arriva in concorso al lido con il biopic The Smashing Machine di Benny Safdie, a fianco di Emily Blunt. Elba e Rebecca Ferguson in A House of Dynamite di Kathryn Bigelow, sono alle prese con una nuova minaccia nucleare.

Guardando alle altre sezioni ritroveremo Pacino co-protagonista di due dei titoli più attesi fuori concorso, il thriller Dead Man’s Wire di Gus Van Sant con Bill Skarsgard e il corale In The Hand of Dante di Julian Schnabel, con un cast monstre che comprende, fra gli altri anche Isaac, Scorsese, Jason Momoa, Gal Gadot, John Malkovich, e gli italiani Franco Nero e Sabrina Impacciatore. 
Nel film di chiusura della Mostra, Chien 51 di Cédric Jimenez, compare una squadra nutrita di divi d’oltralpe fra i quali Gilles Lellouche, Adele Exerchopoulos e Louis Garrel. Chris Pine è tra gli interpreti dell’opera seconda di Carolina Cavalli, Il rapimento di Arabella (Orizzonti). Nella stessa sezione fa doppietta Willem Dafoe, come protagonista nei panni di un direttore d’albergo in The Souffleur di Gaston Solnicki e di un poeta in Late Fame di Kent Jones. Fra gli altri, Noomi Rapace sarà una Madre Teresa di Calcutta inedita in Mother di Teona Strugar Mitevska. 

Tra i Fuori concorso c’è un po’ di tutto tra commedia, dramma e horror. Sul fronte Italia c’è L’isola di Andrea del regista napoletano Antonio Capuano che questa volta si misura nel più classico dei carnage familiari, un legal drama che vede una coppia separata (Teresa Saponangelo e Vinicio Marchioni) alle prese con la battaglia giudiziale per la gestione del loro figlio (Andrea Migliucci). 
È ancora dramedy italiano con Il maestro di Andrea Di Stefano, film on the road ambientato a fine anni ‘80 con la storia di Felice (Tiziano Menichelli), ragazzino di 13 anni potenziale campione di tennis con un padre pedante che ha investito tutto sui suoi futuri eventuali successi. Quest’ultimo affida così il figlio per allenarlo a Raul Gatti (Pierfrancesco Favino), ex tennista fallito e simpatica canaglia. C’è poi fuori concorso, sempre per l’Italia, l’horror La valle dei sorrisi del talentuoso Paolo Strippoli. Il film è ambientato a Remis, paesino nascosto tra le montagne, in cui tutti gli abitanti sono insolitamente felici. Sergio Rossetti (Michele Riondino), professore di educazione fisica,  grazie all’incontro con Michela (Romana Maggiora Vergano), proprietaria della locanda del paese, il professore scopre che dietro questa apparente serenità si cela un segreto.