Mercoledì 11 giugno, presso il R. G. Ratcliff Community Centre, si è svolta la tradizionale festa pomeridiana in onore di Sant’Antonio da Padova, organizzata dal Circolo Pensionati Italiani di Airport West. L’evento, giunto alla sua 41esima edizione, ha richiamato oltre 60 soci ed è stato, ancora una volta, un’occasione speciale di devozione, allegria e comunità.
La giornata è iniziata con un gustoso pranzo casalingo preparato con cura dalle signore del comitato, accompagnato dalla musica allegra e coinvolgente di Tony Villella, che ha animato il pomeriggio con brani della tradizione italiana e inviti al ballo per i presenti.
In assenza del presidente, che deve essere ancora eletto, la festa è stata coordinata dal vicepresidente Tino Mortellaro e dalla segretaria Maria Rinaldi, figlia del compianto Luigi Guerra, fondatore e primo presidente del circolo.
Tra gli ospiti d’onore, Frank Di Blasi, attuale presidente del Moonee Valley Interfaith Network Inc., che 41 anni fa ha assistito alla fondazione del circolo, accompagnato dalla consorte Nina, ha portato un toccante saluto, ricordando con emozione la prima edizione della festa e il sorteggio di una statuina di Sant’Antonio, vinta proprio dalla sua famiglia.
“Quella statuina di gesso, con il Bambin Gesù in braccio, è ancora a casa nostra”, ha raccontato Di Blasi, visibilmente commosso.
“In quel tempo, questa la festa pomeridiana iniziava con l’assemblea di tutti i soci in piedi e su un tavolo che recava la bella statuetta di Sant’Antonio, grande dottore della Chiesa universale, accanto a dei cesti ricolmi di panini e oggetti sacri, un ospite sacerdote invocava la benedizione del Signore sui presenti e sui doni”, ha continuato.
Di Blasi ha ricordato anche gli anni d’oro del circolo quando, a metà degli anni ’80, contava oltre 530 iscritti e si rendeva necessario trasferire le celebrazioni al Melrose Reception Centre per accogliere tutti i partecipanti.
“Le richieste arrivavano da ben 11 sobborghi dell’area ovest di Melbourne”, ha sottolineato.
Purtroppo, a causa della difficoltà nel reperire un sacerdote disponibile, quest’anno non è stato possibile celebrare la tradizionale benedizione dei panini e degli oggetti sacri, gesto che in passato apriva simbolicamente la festa.
Di Blasi ha concluso il suo intervento elogiando il Circolo per l’instancabile impegno nella promozione di attività sociali e ricreative che continuano a rinsaldare i legami tra i membri della comunità italiana locale. Un evento che, pur nella semplicità, rinnova ogni anno il valore della memoria e dello stare insieme.