È stato di recente approvato dal Consiglio dei ministri un decreto legge che modifica le norme per la cittadinanza italiana per discendenza. Cambiano quindi le regole con la riforma della normativa ius sanguinis.

“Purtroppo ci sono stati nel corso degli anni abusi e richieste di cittadinanza che andavano un po’ al di là del vero interesse nei confronti del nostro Paese”, ha dichiarato Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio.

La normativa approvata dal Cdm mantiene il principio dell’ereditarietà basato sulla discendenza da cittadini italiani, ma enfatizza la necessità che vi sia un vincolo effettivo con l’Italia. La nuova norma introduce quindi un limite di due generazioni, riconoscendo automaticamente la cittadinanza solo a chi ha almeno un genitore o un nonno nato in Italia, mentre chi ha solo bisnonni o avi più lontani non avrà più diritto automatico.

Secondo il ministro Tajani, la riforma permetterà di liberare risorse per rendere più efficienti i servizi consolari, consentendo loro di concentrarsi esclusivamente su coloro che hanno una reale necessità, basata sul loro effettivo legame con l’Italia. Le nuove disposizioni saranno presto sottoposte al vaglio del Parlamento per la loro definitiva approvazione.

Intanto, i Consolati Generali d’Italia a Sydney e Brisbane hanno temporaneamente sospeso appuntamenti e la ricezione di domande di cittadinanza iure sanguinis, nonché trascrizioni atti di nascita, a seguito dell’approvazione del decreto 28 marzo 2025 n.36 in materia da parte del governo italiano.