Va senza dubbio encomiata l’iniziativa della Power House di Casula che venerdì scorso ha organizzato nel suo teatro un tributo a due “mostri sacri” della musica, Sarah Brightman e Andrea Bocelli, due artisti che con le loro canzoni e duetti hanno ottenuto strepitosi successi in tutto il mondo.

I dirigenti della Power House per realizzare questo spettacolo hanno compiuto una scelta azzeccatissima assegnando alla soprano Clarissa Spata e al tenore Gaetano Bonfante il difficile compito di interpretare le canzoni della Brightman e di Bocelli.
Spata, nata a Sydney da madre abruzzese e da padre siciliano, fa parte dell’Opera Australia e ha già preso parte a opere famose come Cavalleria Rusticana, I Pagliacci, Turandot e Boheme.

Bonfante, cresciuto ad Haberfield, figlio di siciliani, fa parte anche lui dell’Opera Australia, ed è un tenore ormai affermato e richiestissimo per serate di beneficenza, concerti anche a bordo di crociere di lusso, e che nel mondo dell’operistica ha interpretato molti conosciutissimi ruoli e tra questi quello di Alfredo, nella Traviata, e di Rodolfo, nella Boheme.

Il tributo ad Andrea Bocelli e Sarah Brightman è iniziato con un duetto tra Clarissa e Gaetano che hanno interpretato la canzone “Il canto della terra”. La soprano si è poi cimentata con un “medley” sul Fantasma dell’opera, mentre il tenore ha interpretato tre canzoni di Bocelli: “Il mare calmo della sera”, “La voce del silenzio” e “Sogno”. Bonfante ha spiegato al pubblico presente che Bocelli nella sua villa sviluppata su ben tre piani, a Forte dei Marmi in Toscana, ha un teatro, chiamato “Il Teatro del silenzio”, ed è stato proprio in quel luogo che ha scritto “La voce del silenzio”

Lo spettacolo è proseguito con una canzone che non aveva niente a che fare nè con Bocelli nè con Brightman, ma che è stata apprezzata con scroscianti applausi, “O Sole mio”, cantata da Clarissa e Gaetano che ha affermato che perfino I gondolieri, quando portano in giro per la laguna di Venezia i turisti, intonano questa canzone che puo’ essere considerata il secondo inno nazionale dopo quello di Mameli. Spata ha poi interpretato “Song of the Moon” e “Amazing Grace”, mentre Bonfante ha cantato “Because we believe” prima di duettare nuovamente con Clarissa nella canzone “Amigos para siempre” resa famosa dalla Brightman assieme a Josè Carreras

La prima parte dello spettacolo si è conclusa con l’interpretazione da parte di Clarissa e Gaetano della notissima “The Prayer” che Bocelli ha immortalato assieme a Celine Dion. Durante lo spettacolo Spata ha presentato al pubblico i cinque noti musicisti dell’orchestra che hanno eseguito le musiche delle loro canzoni con immensa bravura: al pianoforte il maestro Glann Amer, alla tastiera Michael Bellemore, alla chitarra basso Peter Toohey, alla batteria Luke Thatcher e al violino la bravissima Dora Maria.

La seconda parte del tributo ad Andrea e Sarah è iniziata con Clarissa e Gaetano che hanno duettato nell’aria più nota del Fantasma dell’Opera cui ha fatto seguito una canzone cantata in siciliano da Bonfante, “Brucia la terra”. Sublime l’interpretazione di Clarissa della canzone “Memories” tratta dal musical di Broadway Cats resa celebre non solo dalla Brightman ma anche dalla bravissima Barbara Streisand.

Non poteva mancare nella lista delle canzoni “Nella fantasia”, che Bocelli scrisse sulla musica del notissimo pezzo di Ennio Morricone, “Gabriel’s Oboe”. Il tenore ha proseguito la sua performance interpretando “Caruso”, scritto nel 1998 da Lucio Dalla mentre si trovava all’Hotel Vesuvio di Napoli, dove il 2 agosto 1921, a soli 48 anni, era spirato uno dei più grandi tenori mai esistiti al mondo, Enrico Caruso.

Clarissa e Gaetano hanno poi eseguito la canzone del 1992 “Miserere” per concludere con forse il più noto dei brani interpretati da Bocelli e Brightman, “Con te partiro’ (Time to say goodbye)” ed è superfluo scrivere che al termine c’è stato un lungo scrosciante applauso, con relativa standing ovation, da parte dei presenti che hanno immediatamente chiesto di poter ascoltare un’altra canzone.

E Clarissa e Gaetano hanno così concluso il loro concerto interpretando magnificamente “Nessun dorma”, la notissima aria tratta dall’opera Turandot, scritta dal grande maestro Giacomo Puccini. Al termine Bonfante e Spata si sono intrattenuti con il pubblico concedendosi alle importanti rituali foto ricordo.

Chi vi scrive, però, è rimasto un pò dispiaciuto nel vedere che a questo tributo a Bocelli e Brightman hanno partecipato non più di 100 persone. Forse l’evento non è stato ampiamente pubblicizzato, o forse invece che il venerdì si poteva organizzarlo di sabato per attrarre un pubblico maggiore, fatto sta che la direzione della Power House ha già annunciato che includerà nuovamente questo evento nel calendario dei programmi per il 2024.

Nel concludere il racconto di uno stupendo concerto, godibilissimo dall’inizio alla fine, da parte di due bravissimi artisti come Clarissa Spata e Gaetano Bonfante, una grossa tiratina d’orecchi agli assenti che a mio avviso sono stati i veri perdenti della serata, che però il prossimo anno avranno la possibilità di non perdere questa fantastica opportunità.