Fare la cattiva sul set è bellissimo: ti sfoghi in tutto e per tutto, ma io sono una che cerca sempre di smussare gli angoli. Sono determinata ma quasi mai autoritaria. Il potere non mi affascina, e nemmeno gestire le persone come marionette”. Claudia Gerini, con la sua proverbiale sincerità, racconta i suoi nuovi progetti, tra cui due “noir”. “Sono diversa dalle donne forti che interpreto sul set. Mi piace l’armonia, evito lo scontro fino alla fine, non amo sottolineare il mio potere”.
E a proposito di ruoli da “dura”, rivela che, fra i progetti in uscita, il primo è una serie che attende con ansia: “‘Sara’, tratta dai libri di Maurizio De Giovanni, diretta da Carmine Elia, dove recito insieme a Teresa Saponangelo. Siamo l’Unità speciale dei servizi segreti, c’è un mistero legato sia alla nostra vita privata sia al nostro lavoro”. Poi il film “Il corpo”, un noir di Vincenzo Alfieri dove interpreta un’altra donna fortissima, Rebecca, a capo di una casa farmaceutica, molto ricca, potente ed eccentrica. Sposata con un uomo molto più giovane di lei, un trentenne con cui ha un rapporto un po’ controverso di sudditanza da parte di lui. Poi vedremo che questa donna muore e non se ne trova più il corpo. C’è un mistero dietro, e a fare le indagini sarà l’attore Giuseppe Battiston.
Non solo noir e donne “cattive”, però. Nei progetti in lavorazione della Gerini c’è infatti anche una commedia, l’esordio della regista Solange Tonnini, “E se mio padre”, ambientata negli anni ‘80, dove lei recita al fianco di Massimo Ghini. “Una commedia deliziosa basata sullo sguardo di una bambina di 11 anni che ha un padre latitante della cui doppia vita tutta la famiglia è a conoscenza, ma a lei non dicono la verità. Io sono la mamma, la seconda moglie di quest’uomo che ha una doppia famiglia, una donna dolcissima, accogliente, innamoratissima”.