Claudio Baglioni, dopo aver tagliato il traguardo di 60 anni di carriera, ha annunciato che terminerà la sua attività entro il 2026. “Mi ricordo ciò che diceva mio padre: dal ring si scende quando si è vincenti. Chiamo il mio giro d’onore, vorrei cantare e suonare per mille giorni ancora e concedermi quello che fanno gli sportivi” ha detto aggiungendo: “Terminerò la mia attività entro il 2026, facendo una serie di progetti e mettendoli in atto, ma saranno tutti ultimi giri”. “Temo il giorno della delusione, in cui si diventa un po’ macchiette, con le fotografie da restaurare, per non violare quest’immagine da semidio, e non c’è niente di presuntuoso in quello che dico”, ha spiegato Baglioni.
“Non voglio arrivare a quello e ho bisogno di mettere in una cornice le cose che farò - ha concluso -. È anche organizzare un ultimo giro, un’ultima corsa. E l’impresa questa volta è più studiata”. “Questa storia dura da un bel po’ di anni. Nel 1964, non ancora 13enne, ho salito i primi gradini di un palco per un piccolo festival di voci nuove a Centocelle. E da allora sono passati sessantanni” ha raccontato Baglioni. “Quest’anno festeggio i 55 anni di carriera, il mio primo disco è del 1969, ma la mia vita musicale compie 60 anni - ha sottolineato -. Ed è stata ogni volta una forma di gara, un’impresa. E io ne ho fatte tante. Alla fine è diventata la mia vita stessa”. Insomma, “mi sento di aver tagliato il traguardo di sessant’anni e ho deciso di concedermi il giro d’onore - ha concluso Baglioni - e chiudere questa bellissima storia anche umana con tutte le curve in alto e in basso che mi ha concesso”.
E nel panorama musicale ce ne sono stati tanti di “ultimi giri”, alcuni purtroppo, non preannunciati, come quello di Mina. Il suo ultimo concerto risale ormai a 46 anni fa: è il 23 agosto del 1978 a Marina di Pietrasanta, sul palco dello storico teatro tenda Bussoladomani. è quella l’ultima apparizione pubblica della Tigre di Cremona che a soli 38 anni, all’apice della sua carriera, decise di far calare il sipario sulla sua immagine. Ritiro dalle scene sì, ma non dalla musica e con oltre 70 album incisi, Mina è tutt’ora la più grande cantante italiana e continua a stupire il suo pubblico arrivando anche a duettare (a distanza) con giovani artisti come Blanco.
Risale, invece, ai primi anni Ottanta l’addio ai riflettori di Lucio Battisti: l’ultima apparizione in una rete svizzera. Come Mina, anche lui smise di apparire, rilasciare interviste e fare concerti ma non di pubblicare dischi. L’ultimo, “Hegel”, è del 1994. Come per Baglioni, ultimo giro di giostra anche per i Litfiba. La band capitanata da Piero Pelù, dopo quarant’anni di musica ha, infatti, detto addio alle scene con il tour del 2022 a suon di tutto esaurito. A livello internazionale è recente l’annuncio di Britney Spears: “Non tornerò mai più nell’industria musicale”. La popstar, che ha debuttato nello show business a soli 17 anni segnando la musica pop degli anni ‘90, con successi come “Baby One More Time”, “Oops!... I Did It Again” e “Toxic”, ha quindi fatto sapere, tramite i suoi profili social, che non ha alcuna intenzione di riprendere in mano il microfono e che si diverte di più come ghostwriter.
Ma c’è anche chi cambia idea perché, come canta Antonello Venditti, “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”, e nella musica solitamente gli ultimi giri sono grandi live che puntualmente registrano sold out. è il caso dei Pooh che, a sette anni dall’ultimo concerto annunciato come l’addio definitivo alle scene (era il 2016 a Bologna), sono tornati più volte sul palco, compresa l’estate scorsa con un live show a San Siro con 50.000 persone.
Un caso a parte è quello rappresentato dalle Spice Girls. Dopo alcuni dischi solisti (tutti piuttosto fortunati, ma non al livello dei successi di gruppo) verso la fine del 2000, le ragazze inglesi pubblicano il loro terzo album, “Forever”, che avrà un successo decisamente inferiore rispetto ai precedenti lavori. L’album viene scarsamente promosso dalla stessa band e non a caso, i singoli successivi, già pianificati per la pubblicazione non usciranno mai, a causa dello scarso interesse delle ragazze a continuare il progetto Spice Girls, ormai impegnate su altri fronti, ognuna seguendo la propria strada. E così a dicembre dello stesso anno, le componenti annunciano uno scioglimento “a tempo indeterminato” per concentrarsi sulle proprie carriere soliste, sottolineando che la separazione non è definitiva. E infatti, a partire dal 2005, iniziano a circolare voci su una possibile riunione del gruppo.
Nel giugno 2007 si giunge a un accordo e viene annunciata la riunione. Bisogna però aspettare l’agosto 2012 affinché le Spice Girls si riuniscano per cantare alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi che si sono svolte a Londra. Poi, ancora una volta, ognuno per la sua strada, almeno fino al 2018 quando le Spice Girls hanno diffuso la notizia di essere tornate a valutare “nuove opportunità” per il gruppo, dopo essersi riunite e aver firmato tutte e cinque un contratto con il loro manager originario. L’obiettivo dichiarato dalla band è quello di “continuare a trasmettere, anche alle future generazioni, il nostro messaggio di empowerment femminile”. Un nuovo tour degli stadi inglesi, che si è svolto da maggio a giugno 2019, ma che non ha visto la partecipazione di Victoria Beckham “Posh Spice”, sono andate esaurite in pochi minuti. E ora? Le Spice Girls sembrano avere in serbo un nuovo progetto segreto che coinvolgerà non solo le quattro artiste Geri Halliwell, Emma Bunton, Mel B e Mel C, ma anche il quinto membro originale del gruppo, Victoria Beckham.
Sul ritiro dalle scene ha cambiato idea più volte anche Elton John con tour di commiato lunghissimi. L’ultimo, 330 date in giro per il mondo si è chiuso nel 2023 in Svezia. Ma sarà davvero l’ultimo? Chissà, anche perché il cantautore e musicista inglese aveva annunciato il ritiro dalle scene già nel 2008 per poi tornare sui suoi passi e tornare in tour nel 2019 al quale se ne poi aggiunto anche un altro. Insomma, che sia veramente l’ultimo giro o semplice e astuta mossa di marketing non è facile da prevedere ma nel dubbio i fan si organizzano e riempiono gli stadi.