CANBERRA - I temi centrali dei colloqui di oggi comprendono il cambiamento climatico e la sicurezza regionale, elementi cardine del partenariato Vuvale firmato nel 2019.
“Visitare le Figi così presto dopo le elezioni è una decisione deliberata per rafforzare le priorità del mio governo nel Pacifico e scambiare opinioni con il mio caro amico, il primo ministro Rabuka”, ha dichiarato Albanese.
Sebbene l’attenzione dei mezzi d’informazione si stia concentrando su un possibile incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a margine del G7, le questioni nel Pacifico restano centrali per la strategia australiana. Le Isole Figi rappresentano una delle relazioni più nevralgiche dell’Australia nella regione, grazie alla loro abilità nel bilanciare legami di sicurezza con partner tradizionali come Stati Uniti e Australia, mantenendo allo stesso tempo solide relazioni economiche con la Cina e con l’Asia in generale.
In vista della possibile co-organizzazione della conferenza sul clima delle Nazioni Unite del 2026 con le nazioni del Pacifico - l’Australia propone la candidatura di Adelaide - l’ambiente si conferma un altro punto chiave dei colloqui tra i due leader.
Il momento culminante del viaggio di Albanese sarà il vertice G7 in Canada, al quale l’Australia partecipa in qualità di osservatore su invito del primo ministro canadese Mark Carney. Albanese cercherà di ottenere un’esenzione dai dazi statunitensi, che impongono il 10% sulle esportazioni australiane e fino al 50% su quelle di acciaio e alluminio.
Durante la tappa a Seattle (Usa), è previsto anche un incontro con leader del settore tecnologico per discutere di innovazione e intelligenza artificiale.