Palmer si è intrattenuto ieri a pranzo con il parlamentare, da lui descritto come un amico di vecchia data, trovando modo di discutere di un possibile aiuto finanziario in una battaglia legale che l’indipendente sta valutando se intraprendere nei confronti di Facebook ritenuto colpevole di aver rimosso la sua pagina.
Ad aprile la popolare piattaforma di social network aveva eliminato la pagina di Kelly, sostenendo che il parlamentare aveva violato la regola della piattaforma che vieta la pubblicazione di informazioni fuorvianti.
Craig Kelly ha dichiarato ai giornalisti di ritenere “che esistano gli estremi per citare in giudizio Facebook per diffamazione e violazione dei termini contrattuali. Facebook mi ha diffamato. Mi ha accusato di diffondere informazioni fuorvianti non essendo, poi, in grado di dirmi cosa fosse fuorviante. Ho bisogno di una raccolta di fondi pubblica...dobbiamo proteggere la libertà di espressione in questo paese, e se Clive se la sentirà di dare una mano, allora sarà buona cosa per il Paese”.
Clive Palmer ha spiegato la sua posizione di sostegno a Kelly: “Mi sono offerto di sostenerlo in una eventuale causa contro Facebook, e penso che sia una cosa importante perché è in gioco l’integrità nazionale del Paese. Abbiamo un’azienda americana che impone a un rappresentante eletto del parlamento quali opinioni avere e quali opinioni esprimere. Non importa se sei d’accordo o in disaccordo con le opinioni di quella persona. [Kelly] Dovrebbe avere il diritto di partecipare in modo autonomo nel dibattito pubblico”.
Facebook, tramite un portavoce, non ha voluto commentare la possibile azione legale, ma ha dichiarato: “Non permettiamo a nessuno, parlamentari inclusi, di condividere false informazioni sul coronavirus che potrebbero causare danno fisico alle persone, né consentiamo di pubblicare teorie che sono state già dimostrate come inattendibili. Kelly ha ripetutamente violato tale regolamento, per questo motivo la sua pagina è stata rimossa".
Alla fine di febbraio Craig Kelly aveva lasciato il Liberal Party, spostandosi sui banchi degli indipendenti, dopo essere stato ripreso dal primo ministro per aver promosso trattamenti alternativi all’infezione da coronavirus tramite farmaci come l’idrossilorochina o l’ivermectina.
Kelly ha affermato di essere intenzionato a candidarsi alle prossime elezioni federali nonostante non abbia alle spalle la copertura finanziaria di un grande partito.
Palmer, a chi gli chiedeva se avesse intenzione di finanziare la campagna elettorale di Kelly per il seggio di Hughes, NSW, ha risposto: “Devo rimanere fedele ai membri del mio partito. Devo sostenere lo United Australia Party per quel seggio”, per poi glissare sulla successiva domanda, che gli chiedeva se Kelly potrebbe avere un futuro nel suo partito.