CANBERRA - L’intesa è stata confermata nella riunione del Partito nazionale tenutasi questa mattina.
La frattura era emersa per disaccordi sulle politiche da adottare, sulla coesione del gabinetto ombra e su voci di un possibile colpo di mano alla leadership. Ora, con la riunificazione della Coalizione, Ley si appresta a definire la nuova composizione del suo gabinetto ombra.
Secondo quanto riportato dal Sydney Morning Herald, Ley ha iniziato a interpellare i parlamentari della Coalizione per informarli sui ruoli che assumeranno. La conferenza stampa per annunciare ufficialmente il nuovo gabinetto ombra è attesa intorno a mezzogiorno.
Consolidata la sua leadership, Ley sembra intenzionata a premiare i suoi sostenitori con posizioni di rilievo, tra questi Tim Wilson, Andrew Bragg e Dave Sharma. Tuttavia, alcuni esponenti di spicco del partito, come Angus Taylor, Michaelia Cash e Andrew Hastie, non sono allineati con la nuova leader.
Ted O’Brien, vice leader liberale, dovrebbe ottenere il portafoglio ombra al Tesoro, anche se circolano ipotesi che lo stesso ruolo possa andare a Taylor o a Wilson. Quest’ultimo è anche indicato per un incarico legato alle politiche economiche.
Il ruolo di portavoce ombra agli Esteri è conteso: Dave Sharma, ex ambasciatore in Israele, è uno dei favoriti, ma James Paterson, attuale ministro ombra per gli Affari interni, gode di maggiore anzianità nel partito.
Circolano anche voci di un possibile ruolo ministeriale esterno per la senatrice Jacinta Nampijinpa Price. I Nazionali dovrebbero essere rappresentati nel gabinetto ombra dalle loro figure di maggior spicco: Littleproud, Kevin Hogan e Bridget McKenzie.