SYDNEY - Il nuovo rilevamento Resolve Strategic, commissionato dei quotidiani The Age e Sydney Morning Herald, segnala un ulteriore arretramento della Coalizione al quale si contrappone la decisa crescita di One Nation, in un clima politico dominato dal carovita e dalla crisi abitativa.
Il sondaggio, condotto tra il 2 e il 7 dicembre su in campione di 1.800 elettori, assegna al Partito laburista di Anthony Albanese un vantaggio del 55-45 nella proiezione a due preferenze, due punti in più rispetto al mese precedente. Parallelamente, la Coalizione scende al 26 per cento nelle preferenze primarie, minimo storico della serie, mentre One Nation sale al 14 per cento, confermandosi come il principale beneficiario del malcontento dell’elettorato.
Il tema più citato dagli intervistati resta il costo della vita, indicato dal 42 per cento come priorità assoluta. Tuttavia, il sondaggio mostra anche un crescente nervosismo verso i livelli attuali di immigrazione: il 53 per cento ritiene che la migrazione netta di 316mila persone l’anno sia troppo alta, contro il 33 per cento che la considera adeguata. Tra i contrari, l’81 per cento collega gli arrivi alla carenza di alloggi e all’aumento dei prezzi immobiliari, mentre il 73 per cento teme un impatto sui servizi della sanità e su quelli scolastici.
Tra i commenti spicca anche il sostegno alla sospensione temporanea dell’immigrazione: il 64 per cento appoggia un blocco totale finché il settore abitativo non si sarà stabilizzato, mentre solo il 13 per cento si oppone. Il 61 per cento sostiene inoltre una selezione più rigida dei flussi, limitando gli ingressi permanenti a profili con competenze richieste dal mercato locale. Una maggioranza del 54 per cento si dice favorevole a privilegiare arrivi da Paesi culturalmente affini, posizione che evidenzia una crescente domanda di rassicurazione identitaria.
Il Partito laburista trae vantaggio dalle difficoltà dell’opposizione, ma l’avanzata di One Nation indica che una parte dell’elettorato chiede risposte più nette su economia e immigrazione. La Coalizione, nel frattempo, appare ancora divisa e incapace di capitalizzare il malcontento, mentre il clima politico sembra avviarsi verso una campagna elettorale segnata da inflazione, alloggi e identità nazionale.