CANBERRA - Un approccio basato sul tetto massimo del numero di ingressi degli studenti internazionali sarebbe solo una “soluzione parziale” per affrontare i problemi derivati dall’immigrazione, ha dichiarato un membro della Coalizione.
L’opposizione federale ha dichiarato di voler votare contro i piani del governo che mirano a ridurre il numero di studenti stranieri a 270mila unità all’anno. La Coalizione ha reso noto il suo dissenso a poche settimane dall’entrata in vigore della nuova normativa.
La portavoce dell’opposizione per le Finanze, Jane Hume, ha criticato la misura, sostenendo che un limite agli studenti internazionali che arrivano in Australia non risolverebbe i problemi strutturali legati all’immigrazione.
“Questi tetti che il governo vuole imporre sono parte di un approccio frammentario che non affronta davvero i problemi alla radice - ha detto Hume ospite di ABC Radio -. Porre semplicemente delle limitazioni agli studenti internazionali, senza riformare il sistema dei visti, non risolve nulla”.
Il leader dell’opposizione, Peter Dutton, aveva precedentemente espresso sostegno per tali limitazioni, ma ora la Coalizione si oppone al provvedimento. La proposta del governo prevede di ridurre notevolmente il numero degli studenti rispetto ai 445mila previsti per il 2024, per riportare l’immigrazione ai livelli pre-pandemia.
Il ministro dell’Industria, Ed Husic, ha accusato l’opposizione di star facendo ricorso a “giochi politici”.
“La Coalizione sta mettendo i suoi interessi politici al di sopra di quelli del paese. Se pensano che questa sia una questione importante, perché non appoggiano l’impegno necessario?”.
Vicki Thomson, amministratrice delegata del Group of Eight, che rappresenta le maggiori università australiane, ha avvertito che la limitazione avrebbe un impatto disastroso per il settore.
“Questa legislazione è stata caotica fin dall’inizio e legata a un dibattito sull’immigrazione”, ha spiegato. Thomson non prevede un aumento improvviso del numero degli studenti internazionali, sottolineando che i processi di iscrizione richiedono 12-18 mesi.
“Serve un dialogo costruttivo con il governo e l’opposizione per delineare il futuro dell’istruzione internazionale nel 2025”, ha detto Thomson.