ISTANBUL - Si è concluso dopo poco più di un’ora il secondo round negoziale tra la delegazione russa e quella ucraina a Istanbul. Le due delegazioni si sono ritrovate faccia a faccia a palazzo Ciragan di Istanbul. A mediare, ancora una volta, la Turchia.

“L’incontro è terminato. Non si è concluso negativamente”, ha detto un portavoce del Ministero degli Esteri turco. 

Le delegazioni dei due Paesi si erano incontrate a fine marzo 2022, poco più di un mese dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Un dialogo naufragato in seguito alle stragi commesse dai russi a Bucha e Irpin.

Il negoziato è ripreso lo scorso 16 maggio, sempre nella metropoli sul Bosforo. Il faccia a faccia di oggi rappresenta la continuazione di quel dialogo che due settimane fa non ha portato a un cessate il fuoco, ma all’intesa per uno scambio di mille ostaggi per parte. 

Proprio il cessate il fuoco era l’obiettivo, difficile ma non impossibile, che il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan vorrebbe raggiungere. “L’obiettivo del negoziato è discutere le esigenze di cessate il fuoco di entrambe le parti. È importante che gli Stati Uniti contribuiscano al processo di pace”, aveva detto lo stesso Fidan, dicendosi certo che i colloqui avrebbero portato a risultati concreti. 

Ma Mosca ha respinto la proposta di Kiev di un cessate il fuoco incondizionato e l’offerta di organizzare un incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il leader del Cremlino Vladimir Putin. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov, a capo della delegazione di Kiev a Istanbul per il secondo round di colloqui con i russi.  

La delegazione ucraina e quella russa hanno, però, “concordato uno scambio di prigionieri” e “la restituzione dei corpi di seimila soldati caduti ciascuno”, ha spiegato Umerov. Verranno rilasciati tutti i militari gravemente malati e quelli di età inferiore ai 25 anni, ha precisato. Anche durante il primo round di colloqui, lo scorso 18 maggio, le due delegazioni avevano concordato uno scambio di prigionieri, mille russi per mille ucraini.  

Umerov ha poi reso noto che la delegazione ucraina a Istanbul ha chiesto un nuovo incontro con gli inviati russi a fine mese, “tra il 29 e il 30 giugno”, per discutere “la priorità del cessate il fuoco”. Un nuovo incontro “è fondamentale per avanzare il processo dei negoziati”, ha affermato il ministro della Difesa ucraino incontrando la stampa.  

La delegazione russa ha proposto “un cessate il fuoco parziale, di due-tre giorni” e “in alcune zone della linea del fronte”, ha spiegato in conferenza stampa il capo della delegazione russa, l’ex ministro della Cultura e consigliere di Vladimir Putin, Vladimir Medinsky. “Abbiamo avanzato una proposta piuttosto generale. Un cessate il fuoco concreto che duri due o tre giorni in alcune zone del fronte”, ha dichiarato Medinsky.