BOGOTÀ - La ministra degli Esteri della Colombia, Laura Sarabia, ha annunciato oggi le sue dimissioni attraverso un messaggio pubblicato sulla sua pagina ufficiale della piattaforma X.
La decisione, ha spiegato, nasce da una riflessione personale e da un'esigenza di coerenza con i propri principi. “La mia rinuncia è il risultato di una riflessione profonda, motivata dalla responsabilità che sento verso la mia coscienza, il Paese e la concezione che ho dell’esercizio del potere pubblico”, ha scritto Sarabia.
L’ormai ex cancelliera ha aggiunto di non poter appoggiare alcune decisioni prese negli ultimi giorni, senza però specificare a quali si riferisse. Il ministero degli Esteri colombiano, al momento, non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito.
Laura Sarabia era stata nominata all’inizio del 2025 dal presidente Gustavo Petro, subentrando a Luis Gilberto Murillo, e diventando così la terza persona a ricoprire l’incarico di ministro degli Esteri in meno di un anno.
Prima di entrare a capo della diplomazia colombiana, Sarabia aveva ricoperto posizioni di rilievo all’interno del governo Petro: è stata direttrice del dipartimento amministrativo della Presidenza, capo di gabinetto e responsabile del programma Prosperità Sociale.
La sua figura, tuttavia, era stata oggetto di polemiche e indagini giudiziarie. Durante il suo mandato come capo di gabinetto, la Procura generale della Repubblica e la Procura (intendendo la magistratura ordinaria) avevano aperto inchieste per presunto abuso di potere, in un caso legato a intercettazioni illegali nei confronti della donna che aveva lavorato come baby-sitter di suo figlio.
Sarabia ha sempre negato ogni addebito e ha difeso la propria innocenza in pubblico e nei tribunali.
Le sue dimissioni segnano un nuovo cambio nella squadra diplomatica di Petro, confermando le difficoltà di stabilità politica in un settore chiave come quello delle relazioni internazionali.
Resta ora da vedere chi sarà il prossimo o la prossima a raccogliere un incarico tanto delicato in un momento cruciale per la politica estera colombiana.