BOGOTÁ – Difendersi dagli attacchi con droni realizzati dalla guerriglia, ma anche dalla criminalità organizzata. Lo ha annunciato il ministero della Difesa della Colombia, dopo che, nel 2024, sono state registrate 115 incursioni contro obiettivi civili e militari compiute con droni.

In parte tali azioni sono attribuibili allo Stato maggiore centrale (Emc) – organizzazione composta da dissidenti delle Forze armate rivoluzionarie di Colombia (Farc), disciolte dopo gli accordi di pace – che ha iniziato quest’anno a utilizzare i droni negli attacchi contro obiettivi militari. Ma anche le organizzazioni dedite a contrabbando e traffico di droga stanno incorporando la stessa tecnologia.

Contro questo tipo di assalti, il governo colombiano si è dotato di un nuovo sistema tecnologico. “Il sistema anti-drone è un esempio dell’impegno del governo nell’innovazione tecnologica e nella difesa della sovranità e della sicurezza nazionale”, ha affermato il ministro della Difesa Ivan Velásquez in un comunicato ripreso dai media locali.

Questo investimento posiziona inoltre la Colombia “come punto di riferimento regionale nella lotta contro le nuove minacce – continua il comunicato –. La strategia di modernizzazione tecnologica rappresenta uno sforzo determinato per rafforzare i sistemi di difesa a protezione degli abitanti, del territorio e dei beni della nazione". 

Il costo dei sistemi è di circa 4,4 milioni di euro