Lo studio delle varie sfumature cromatiche e del loro abbinamento viene oggi utilizzato in diversi campi, dall’arredamento alla pittura, dall’estetica alla psicologia. Negli ultimi anni in particolare, l’armocromia (dal greco harmonìa, ‘proporzione’, e khroma, ‘colore’) o colour analysis nei Paesi anglofoni, ha conquistato una crescente popolarità, soprattutto online, dove è diventata un fenomeno virale.
Questo interesse non è casuale: l’armocromia si propone di individuare le sfumature che meglio si armonizzano con le caratteristiche cromatiche di una persona – dalla carnagione al colore degli occhi e dei capelli – con l’obiettivo di valorizzarne la bellezza naturale.
Due giovani professioniste italiane, Alessandra Ottonello e Giulia Milizia, hanno trasformato questa passione in un lavoro.
“Ci siamo conosciute qui in Australia, nel 2019, tramite amici di amici. È stato ‘amore a prima vista’ – racconta Ottonello –, e da allora è nata questa bellissima amicizia che è diventata anche una collaborazione professionale”.
Entrambe arrivate a Melbourne nel 2017 – Alessandra, da Sassari, per fare un dottorato in Chimica alla La Trobe University; Giulia, da Roma, dove viveva con il suo compagno australiano – hanno trovato nella colour analysis un terreno comune.
“Era un argomento che stava diventando molto popolare in Italia – prosegue Alessandra –, e io cercavo disperatamente di capire a quale stagione appartenessi. Così ho convinto Giulia e altre due amiche a partecipare con me a una seduta di armocromia qui a Melbourne. È cominciato tutto per gioco”.
Quell’interesse si è poi strutturato in un progetto concreto: a gennaio 2023, le due amiche hanno aperto un’attività di consulenza cromatica, Colour Analysis Studio, lavorando nei quartieri di Kensington e Preston.
“L’analisi del colore – spiega Milizia – serve a scoprire la nostra palette, l’insieme di colori che creano armonia con il nostro incarnato, i capelli, gli occhi. Può essere usata in tutte le aree in cui il colore gioca un ruolo: abbigliamento, trucco, accessori, gioielli. C’è chi la estende persino all’arredamento di casa”.
La teoria, infatti, nata in ambito estetico e ora diffusissima tra moda, cosmetica e consulenza d’immagine, come raccontano Giulia e Alessandra, assegna ogni individuo a una delle quattro stagioni – primavera, estate, autunno, inverno –, ciascuna suddivisa in sottogruppi che riflettono diverse combinazioni di tonalità (calde, fredde, intense, delicate e così via). A ciascuna stagione corrisponde una tavolozza di colori, in grado di ‘accendere’ il volto, far risaltare gli occhi e rendere più armonioso l’insieme.
Il metodo è rigoroso: “Cominciamo sempre con un colloquio – prosegue Ottonello – per capire quali colori la persona indossa abitualmente, anche nel trucco e nei capelli. Poi passiamo alla fase del draping (drappeggio): stendiamo sul cliente dei tessuti colorati sotto una luce neutra per osservare come reagisce la pelle. Vogliamo capire se stanno meglio colori caldi o freddi, accesi o delicati, chiari o scuri”.
Le quattro macro-palette stagionali evocano immediatamente un immaginario naturale: “Se pensi all’autunno – dice Milizia –: immagini subito il rosso delle foglie, il verde scuro, il giallo dorato. L’estate invece richiama la sabbia, l’azzurro del mare. La primavera è un’esplosione di colori vividi e floreali. L’inverno porta con sé toni freddi e profondi: il blu notte, il bianco glaciale della neve, le sfumature dei gioielli, come rubino e zaffiro”.
Ma chi si rivolge a loro per una consulenza?
“Il nostro pubblico è prevalentemente femminile – racconta Giulia –, anche se qualche uomo arriva, spesso trascinato dalla propria compagna. C’è un po’ di tutto: donne adulte, anziane, ma anche tante ragazze giovani. L’interesse sta crescendo, e ci auguriamo che possa diventare qualcosa di sempre più inclusivo”.
L’armocromia non è solo un gioco estetico. Per molte clienti può diventare qualcosa di più profondo. “A volte – spiega Milizia –, le persone vengono da noi per scegliere un abito per un’occasione speciale. Ma capita anche che ci raccontino momenti difficili: una depressione superata, un percorso di dimagrimento, il desiderio di rinascere attraverso un’immagine rinnovata. Non vogliamo dire che sia una terapia, ma spesso il colore ha un effetto benefico anche sullo spirito”.
“È proprio questo l’aspetto che più mi piace del nostro lavoro – conclude Alessandra –: aiutare le persone ad accettarsi, a vedersi belle nella loro unicità. In un mondo che impone modelli rigidi, l’armocromia offre uno spazio per valorizzare ciò che si è, senza dover cambiare per aderire a uno standard. È un messaggio potente di rispetto e libertà”.