Dopo un’intervista con Silvia Colloca, autrice di libri di cucina e food blogger, è inevitabile che lo stomaco inizi a brontolare e che venga voglia di provare una delle sue ricette di famiglia, semplici e genuine.
Silvia mi consiglia di provare la pasta in padella e solo a sentirne parlare mi vengono mille dubbi: si tratta di una semplice pasta al sugo di pomodoro ma la cottura avviene direttamente nella padella con tutti gli ingredienti.
Diversamente dalla pasta risottata in cui l’acqua o il brodo viene aggiunto poco per volta, qui si mette tutto direttamente in padella e si cuoce.
“Ma sei sicura? Quindi non devo bollire la pasta in acqua?”, le chiedo un po’ incredula. “
Prova e mi farai sapere”, mi risponde Silvia, già sapendo che da brava italiana avrei avuto i miei dubbi.
Devo dire che il risultato è stato eccellente perché non solo si tratta di un risparmio di tempo ed energia con una sola pentola da pulire, ma il piatto è davvero gustoso.
Nata e cresciuta a Milano, ogni estate Silvia e la sua famiglia trascorrevano le vacanze in Abruzzo per far visita alla famiglia materna:
“Gran parte della mia vita l’ho trascorsa a metà tra due modi, quello milanese, molto efficiente e laborioso, e quello abruzzese, più semplice e genuino, a contatto con la natura. Questo stile di vita è ciò che oggi mi si addice molto di più. Crescere a Milano mi ha dato l’opportunità di studiare in scuole prestigiose ma lo stile di vita abruzzese mi ha offerto tanti spunti e l’ispirazione maggiore per intraprendere una carriera nella quale parlo della cultura italiana, della realtà di paese e della cucina povera”, ha raccontato Colloca durante un’intervista al giornale.
È nella città di Milano che ha studiato teatro presso il CTA per sette anni. Oltre agli studi di recitazione, ha frequentato per quattro anni l’Accademia Musicale di Milano, studiando canto lirico e sviluppando una voce da mezzosoprano.
Il suo amore per l’arte è nato da bambina ed è sempre stata la sua grande passione e la sua principale carriera fino a dieci anni fa, quando si è trasferita in Australia; per una successione di eventi fortunati ha poi intrapreso la carriera nel food:
“Mi mancava l’Italia e mia madre mi ha suggerito di aprire un blog dove condividere le ricette di famiglia, che prima di allora erano state tramandate oralmente, così da salvarle in un luogo più sicuro. Da allora sono arrivate le opportunità di scrivere il primo libro, Silvia’s Cucina, e il primo programma televisivo, Made in Italy with Silvia Colloca. All’epoca credevo fosse un episodio isolato e invece è diventata la mia carriera principale”.
Tra un libro e un nuovo programma, Colloca ha continuato a trovare il tempo per dedicarsi all’arte e la sua ultima esibizione è stata per Opera in the Alps, nella cittadina di Beechworth, in uno spettacolo che ha visto partecipare 3mila persone nel marzo 2020, poco prima della pandemia:
“Sono fortunata perché ho potuto continuare a dedicarmi a tempo pieno alla scrittura e alla creazione di ricette, ma nel caso di mio marito, dal giorno alla notte, gli hanno sospeso tutte le riprese. A settembre ha ricominciato a lavorare sul set del film di Baz Luhrmann sulla vita di Elvis Presley, in uscita nel 2022, e ancora oggi si trova in Queensland”.
Silvia ha sposato Richard Roxburgh, attore australiano con il quale oggi ha tre figli – Raphael, Miro e la piccola Luna, nata nel 2017. I due si sono conosciuti sul set del film d’azione Van Helsing, dove Richard interpretava il ruolo di Dracula, e sono convolati a nozze nel settembre del 2004 in un castello di Rapolano Terme, in provincia di Siena:
“Ho conosciuto mio marito sul set e mi sono trasferita in Australia per amore, ma non avrei mai immaginato di vivere qui. Da ragazzina guardavo il cartone giapponese Lucy May, che raccontava di questa bambina inglese trasferitasi in Australia insieme ai genitori e fratelli agli inizi del XIX secolo. Lucy May ha fatto sognare la mia generazione, ma da lì a immaginare che avrei vissuto qui, che mi sarei costruita una carriera e avrei cresciuto tre figli a Sydney, ce ne vuole. Oggi, mi sento italiana quando trascorro il mio tempo in cucina e ancora telefono a mia madre quando ho dei dubbi su una ricetta, che mi dà sempre ottimi consigli”.
Dopo un periodo a Londra, Silvia si è trasferita definitivamente a Sydney nel 2009, vivendo un po’ di difficoltà durante i primi periodi:
“Seppure avessi una carriera avviata negli Stati Uniti, ho dovuto ricominciare da zero perché qui non mi conosceva nessuno. Quando ho iniziato a scrivere il blog, ho trovato subito un riscontro da parte del pubblico e confesso di aver titubato all’offerta del primo libro. Io non sono una chef professionista, ma una semplice appassionata di cucina che ama condividere ricette semplici che tutti possono replicare”.
Le ricette di famiglia sono infatti quelle che l’hanno portata al successo, anche grazie al suo primo show televisivo Made in Italy with Silvia Colloca, girato tra Marche, Abruzzo e Molise.
Silvia insieme alla sua famiglia in un viaggio in Italia
Da poco è stato pubblicato il suo quinto libro, Simple Italian: the Essentials of Italian Home Cooking, in cui Silvia svela tutti i trucchi di famiglia:
“È il libro che avrei sempre voluto scrivere ma mi serviva esperienza. Si tratta di una guida con tutte le ricette classiche e i trucchi che non si trovano sul classico libro ma che si imparano in cucina con la nonna”.
“In molti si chiedono il perché in Italia un semplice sugo al pomodoro abbia un sapore migliore, scervellandosi su quale sia l’ingrediente segreto. In realtà si tratta di usare meno ingredienti ma di qualità, e seguire semplici consigli che possono totalmente cambiare il sapore di un piatto”.
Le ricette tradizionali Silvia le ha imparate dalla mamma, che cucinava ogni giorno per la famiglia pasti come la pasta fresca col sugo, a tavola un giorno sì e uno no, le polpette, le uova con la peperonata, la pizza in teglia il sabato sera, i risotti, tutto rigorosamente fatto in casa:
“Aveva la Pastamatic e la domenica faceva teglie e teglie di tagliatelle che consumavamo durante la settimana”.
Quando poi è tornata a lavorare, Silvia aveva 12 anni e le abitudini sono subito cambiate: “Da adolescenti a pranzo quando tornavamo da scuola, dovevamo cucinarci noi e mangiavamo spesso cose surgelate, un cambiamento semplicemente colossale”.
Alcune di queste tradizioni però le ha tramandate ai figli e oggi ogni sabato in casa Roxburgh-Colloca si mangia pizza, la domenica si fa il ciambellone e si preparano le pizzelle abruzzesi: “I miei figli parlano italiano e voglio che siano circondati dalla cultura del mio Paese”.
Tra gli ultimi successi c’è anche Cook like an Italian with Silvia Colloca, il suo ultimo programma televisivo trasmesso su SBS Food e girato nella sua cucina di Sydney:
“Abbiamo finito le riprese e ad aprile verrà trasmessa la seconda stagione. Ma c’è ancora molto da fare e il mio intento è sempre quello di esplorare la nostra cultura tramite la cucina. La verità è che noi italiani cresciamo abituati a vedere le nostre mamme e nonne in cucina e assorbiamo i meccanismi di quello che succede in quella stanza sacra per osmosi, senza neanche accorgercene, e poi quando ci troviamo nelle nostre cucine da adulti riproduciamo gli stessi gesti, senza quasi mai avere bisogno di un libro che ci guidi. Il principio di questo programma televisivo è come una filosofia di vita, in cui cerco di ispirare il pubblico ad avere sempre gli ingredienti necessari nella credenza, così da preparare velocemente un piatto. Cerco di essere sincera, mostro al pubblico australiano cosa cucino tutti i giorni, con quali ingredienti riempire la credenza, cosa fare con gli avanzi, cercando di utilizzare gli ingredienti nel modo più semplice possibile e ottenendo i risultati migliori. I principi possono essere poi attuati a qualsiasi altra cucina, non per forza quella italiana”.
Come a voler sottolineare la sua ammirazione per tutte le cucine del mondo, l’importanza del rispetto per le tradizioni e la genuinità.