SYDNEY - Ieri la banca ha reso noto di aver registrato un utile netto semestrale di 5,1 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 4,8 miliardi dello scorso anno. Il valore delle azioni della compagnia è aumentato del 40%, e si prevede un dividendo intermedio di 2,25 dollari per azione.

Tuttavia, nonostante i numeri positivi, Comyn non ha potuto garantire un taglio dei tassi, anche nel caso in cui la governatrice della Reserve Bank (RBA), Michele Bullock, dovesse annunciare, la prossima settimana, un taglio del tasso di sconto ufficiale.

“Abbiamo valutato cosa potrebbe accadere la prossima settimana e riconosciamo quanto sia importante per le famiglie in tutto il paese”, ha detto Comyn. Ma ha evitato di fare promesse, spiegando di non poter confermare nulla senza violare le regole sull’indicazione dei prezzi.

Come le altre tre grandi banche, la Commonwealth Bank ha una storia men che lineare in materia di tagli ai tassi d’interesse.

Tra il 2015 e il 2020, la Reserve Bank ha ridotto il tasso ufficiale 10 volte per un totale di 2,4 punti percentuali. Nello stesso periodo, la CBA ha trasferito ai mutuatari solo quattro di questi tagli, offrendo una riduzione complessiva dell’1,65%.

Se martedì la RBA dovesse decidere di ridurre i tassi, Comyn ha affermato che gli effetti si rifletteranno sui conti dei clienti entro i successivi 10 giorni.