NAPOLI - A Napoli non è Natale senza il presepe e così come ogni anno con l’avvicinarsi delle festività natalizie torna la Fiera del presepe di San Gregorio Armeno. 

Per tutte le festività la strada famosa nel mondo per le sue botteghe presepiali apre ufficialmente le sue “porte” ai tanti napoletani che qui si riversano per allestire i loro presepi ma soprattutto ai tanti turisti che già affollano la città e che aumenteranno nelle prossime settimane. La Fiera, giunta alla 152esima edizione, quest’anno si svolge con il sostegno del Comune napoletano che con un’apposita delibera nei mesi scorsi ha decretato che San Gregorio debba essere strada dedicata esclusivamente all’artigianato presepiale.

“L’arte presepiale è una delle tradizioni più iconiche della città, è un po’ l’anima della città - ha detto il sindaco Gaetano Manfredi, presente al taglio del nastro - ognuno quando arriva qua si sente un po’ più bambino. Quest’anno abbiamo voluto che questa fiera storica avesse il sostegno del Comune proprio per fare in modo che fosse ben sostenuta e regolata: dobbiamo sostenere tutte le iniziative imprenditoriali e commerciali della città. possiamo dire che così inizia un po’ il Natale”.

La Fiera quest’anno riproporrà una vecchia tradizione: le botteghe resteranno aperte fino a tardi nella notte tra il 7 e l’8 dicembre. “Un tempo le botteghe erano aperte quella notte - ha spiegato Vincenzo Capuano, presidente delle Botteghe di San Gregorio - perché le famiglie facevano il presepe l’8 dicembre e così si veniva qui a comprare i pastori e il necessario”. Una notte in cui il complesso di San Lorenzo Maggiore ospiterà anche eventi musicali. Ad affollare le strade del centro storico e le botteghe dei presepi sono soprattutto turisti spagnoli e tedeschi, ma stanno tornando anche gli americani. 

“Abbiamo lavorato in stretta collaborazione con tutti gli operatori di San Gregorio, con i pastorai e le associazioni di categoria - ha evidenziato l’assessore al Turismo, Teresa Armato - affinché la fiera si svolga nelle modalità migliori. Siamo inoltre particolarmente contenti che sia il Tar che il Consiglio di Stato ci abbiano dato ragione sulla nostra delibera che è stato un atto politicamente molto forte ed è stata ritenuta anche giuridicamente blindata. E’ stata una delibera ispirata dall’opinione pubblica, dai presepisti e dalle associazioni”.