CASSINO - Il direttore delle Risorse Umane dell'Università di Cassino, Massimiliano Mignanelli, ha risposto per due ore e mezza alle domande della gip di Cassino Alessandra Casinelli, respingendo ogni addebito su soldi presi per “aggiustare” i concorsi per gli insegnanti di sostegno e dichiarando di non avere compiuto mai azioni contrarie ai propri doveri.
In attesa della conclusione delle indagini, si è sospeso da ogni incarico e anche dallo stipendio universitario.
La settimana scorsa la Guardia di Finanza aveva messo agli arresti domiciliari il titolare del centro studi privato Cervantes di Sora (Frosinone), Giancarlo Baglione, e due docenti Unicas Giovanni Arduini e Diletta Chiusaroli, marito e moglie, lui presidente della commissione e lei componente della stessa. Analoga richiesta era stata avanzata dalla Procura di Cassino per Massimiliano Mignanelli, subordinata però all’interrogatorio di oggi.
Gli inquirenti ipotizzano la corruzione per il corso di specializzazione per il sostegno nell’anno accademico 2022-2023: una busterella di 15mila euro per ogni candidato in cambio del superamento del concorso. Soldi che, secondo la Procura, Baglione avrebbe incassato e diviso con Mignanelli. I due docenti avrebbero fornito un “lotto di argomenti”, sui quali il candidato pagante sarebbe stato interrogato.
Dopo l’interrogatorio, la gip Casinelli si è riservata la decisone su eventuali misure da adottare nei confronti di Mignanelli. Dopo il direttore, sono stati ascoltati i corsisti coinvolti nell’indagine, 27 in tutto.
Giovanni Arduini e Diletta Chiusaroli, assistiti dall'avvocato Ivano Nardozi, avevano risposto a tutte le domande della gip, fornendo la propria versione dei fatti e negando ogni addebito. Il loro legale aveva chiesto la revoca della misura cautelare e, nelle prossime, ore si attende la decisione di Casinelli.