Lo sconvolgimento eserciterà maggiori pressioni sul governo Morrison nella programmazione di voli Qantas per gli australiani bloccati in Europa.
Il governo federale aveva annunciato, a metà gennaio, venti voli extra per alcune aree prioritarie in tutto il mondo; fino ad ora ne sono stati programmati soltanto sei.
Nella giornata di ieri, il Regno Unito ha annunciato di vietare tutti gli arrivi dagli Emirati Arabi Uniti di fronte alla diffusione della nuova variante da COVID-19 in circolazione nel Paese, il divieto equivale quindi alla cancellazione dei voli Emirates: gli australiani bloccati a Londra non potranno volare a Dubai per poi raggiungere l’Australia.
La compagnia aerea ha già comunicato che tutti i voli in partenza dal Regno Unito termineranno oggi; è la seconda volta, in due settimane – erano già stati cancellati i voli per Sydney, Melbourne e Brisbane lo scorso 15 gennaio – che Emirates sospende viaggi già prenotati dai migliaia di cittadini in attesa da mesi di tornare a casa.
In una dichiarazione pubblicata sul suo sito web ufficiale, la compagnia Emirates si è scusata per l’inconveniente, aggiungendo che “i clienti interessati, dovranno contattare il proprio agente di prenotazione o il call center Emirates per prenotazione di nuovo il volo”.
Preoccupa anche Etihad Airways che sospenderà i voli dal Regno Unito ad Abu Dhabi.
Intanto, durante la conferenza stampa di questa mattina, il ministro della Salute, Greg Hunt, ha dichiarato che qualora siano necessari più voli di rimpatrio, “il governo ne fornirà di più”, ribadendo l’impegno assunto in relazione ai venti voli precedentemente annunciati.
Il ministro ombra degli Affari Esteri, Penny Wong, si è rivolta al primo ministro Scott Morrison per chiedere di fare di più: “Abbiamo quasi 40mila australiani bloccati all’estero e un primo ministro che aveva annunciato di riportarli a casa entro Natale dello scorso anno. Non lo ha fatto – ha dichiarato – e continuiamo ad assistere a questo tipo di eventi che impediscono ai cittadini australiani di tornare a casa”.