ROMA - Il giorno dopo le elezioni in Liguria che hanno visto il centrosinistra sconfitto per una manciata di voti, Giuseppe Conte tira dritto sulla Costituente M5s, che si concluderà a fine mese, per la rifondazione della creatura voluta da Grillo e Casaleggio, e non presta troppa attenzione agli attacchi dell’ex comico genovese o alle bordate di Renzi. Ma il presidente M5s si concentra anche sulle prossime tornate regionali: l’intenzione di Conte è quella di tornare in Emilia-Romagna e di andare in Umbria, fermo restando il lavoro sulla legge di Bilancio all’esame del Parlamento, riunendo i parlamentari M5s per mettere a punto una vera e propria “contromanovra” da opporre alla “politica dei tagli” che da settimane va denunciando. 

Così mentre il garante M5s, che non è andato a votare in questa tornata amministrativa, non smette di attaccare e sui profili social avverte che “si muore più traditi dalle pecore che sbranati dal lupo”, Conte, all’indomani del risultato del Movimento in Liguria che ha definito “deludente”, risponde ai cronisti che lo fermano davanti a Montecitorio dicendo: “Mi assumo sempre le responsabilità, ci mancherebbe”. A chi gli domanda se teme che la sua leadership sia messa in discussione, Conte dice che “le leadership sono sempre in discussione nel momento in cui non c’è consenso, al di là delle scadenze della comunità”. “Noi stiamo facendo un’assemblea costituente e come sapete discutiamo di tutto”. 

E ancora: a chi gli chiede se quello ligure sia tra i peggiori risultati della storia M5s, il presidente del Movimento risponde: “Purtroppo siamo abituati a risultati non assolutamente soddisfacenti e anche molto deludenti sui territori, ne siamo consapevoli. Infatti per questo stiamo facendo un’assemblea costituente e non c’è assolutamente nessuna sottovalutazione sulla nostra capacità, in particolare nelle elezioni amministrative, di avere delle liste competitive e di riuscire a coinvolgere il nostro potenziale elettorato. Quanto a Renzi, per il quale con Iv in coalizione Orlando avrebbe vinto, Conte usa l’ironia e risponde: “Da dove lo ha detto, da Riad?”.

Queste ore fanno anche registrare un botta e risposta a distanza tra esponenti di spicco della “vecchia guardia”, Danilo Toninelli e Paola Taverna. “Il M5s non ha perso in Liguria, non ha nemmeno partecipato alle elezioni liguri. Sotto il simbolo del M5s c’era però il partito di Conte ma senza niente del Movimento”, ha detto l’ex ministro delle Infrastrutture, ora a capo del Collegio dei probiviri M5s. Immediata la replica di Taverna, vicepresidente vicaria del Movimento: “Falsità: questa non era la lista di Conte, ma del M5s. E se oggi abbiamo il 4,5%, probabilmente, dipende anche da una guerra interna che sta facendo molto male al Movimento. Molto più di quella che invece insieme dovremmo fare contro il centrodestra, che era il nostro unico avversario”.