BRISBANE – Il quadro dei conti pubblici del Queensland si è deteriorato leggermente rispetto alle previsioni di giugno, con un disavanzo che per l’anno finanziario in corso toccherà quota 8,97 miliardi di dollari. È quanto emerge dall’aggiornamento di metà esercizio del bilancio statale, pubblicato mentre lo Stato si avvicina all’appuntamento con le Olimpiadi di Brisbane 2032.
Il deficit rappresenta un peggioramento di circa 380 milioni di dollari rispetto alle stime formulate sei mesi fa. Il ministro del Tesoro del Queensland, David Janetzki, che ha presentato i dati lunedì, ha definito l’aumento del disavanzo un “incremento modesto” rispetto al precedente deficit previsto di 8,58 miliardi di dollari.
Alla base del peggioramento dei conti ci sono soprattutto l’aumento dei costi per il pubblico impiego e il calo delle entrate derivanti dalle royalty sul carbone. In particolare, il bilancio è stato appesantito da 345 milioni di dollari in concessioni aggiuntive ai lavoratori del settore pubblico, andate oltre l’offerta salariale del governo e gli accordi di contrattazione collettiva, soprattutto nei comparti della sanità e delle forze dell’ordine. Complessivamente, la spesa per i salari del settore pubblico è aumentata quest’anno di 400 milioni di dollari, arrivando a 38,36 miliardi.
Sul fronte delle entrate, le royalty sul carbone hanno registrato un calo significativo rispetto ai picchi storici degli anni precedenti. Nel 2024-25, gli introiti da royalty sono diminuiti complessivamente di 7,984 miliardi di dollari: 4,787 miliardi in meno rispetto al 2023-24 (un calo del 37,5 per cento) e 421,4 milioni in meno rispetto alle previsioni contenute nel bilancio di giugno. A incidere sono stati la flessione delle esportazioni e il calo dei prezzi del carbone metallurgico di alta qualità.
“Ci sono molti fattori diversi che incidono sui numeri delle royalty sul carbone: vogliamo vedere più carbone esportato. C’è forza nel settore… e vogliamo vedere quegli investimenti e migliorare quei numeri volumetrici”, ha dichiarato Janetzki. Nonostante le difficoltà, il ministro ha escluso il rischio di un declassamento del rating creditizio del Queensland, attribuendo la situazione dei conti all’eredità lasciata dal precedente governo laburista.
“Abbiamo promesso un approccio calmo e metodico per iniziare il difficile compito di risanamento del bilancio, portando avanti allo stesso tempo investimenti per affrontare le crisi della sanità, dell’edilizia abitativa, della criminalità e del costo della vita che colpiscono i cittadini del Queensland”, ha affermato. “Un decennio di spericolata cattiva gestione fiscale da parte dei laburisti aveva reso un declassamento del rating creditizio altamente probabile, se non inevitabile, ma il rapporto di metà esercizio dimostra che siamo stati disciplinati mentre compiamo il prossimo passo in un lungo percorso di risanamento fiscale”.
Secondo Janetzki, riportare il bilancio su “basi sostenibili” richiederà almeno due mandati di governo, poiché l’esecutivo intende continuare a investire in servizi essenziali e infrastrutture. Il programma edilizio dello Stato, ad esempio, è aumentato di 116,8 milioni di dollari e raggiungerà i 117,92 miliardi nei prossimi quattro anni. Alcuni segnali positivi arrivano però dal lato delle entrate fiscali.
L’impennata dei prezzi delle case ha generato un aumento di 2,43 miliardi di dollari nel gettito fiscale rispetto alle previsioni di giugno. Inoltre, la forza del mercato immobiliare e del lavoro, insieme all’aumento della raccolta nazionale della GST, ha determinato un incremento netto di 1,053 miliardi di dollari nelle principali entrate statali rispetto alle stime future.
Le entrate da GST raggiungeranno 16,08 miliardi di dollari quest’anno, 177 milioni in più rispetto alle previsioni di sei mesi fa. Tuttavia, Janetzki ha ribadito le critiche al governo federale, accusato di aver sottratto 2,3 miliardi di dollari al Queensland attraverso il meccanismo di redistribuzione della GST. “Il governo del Queensland continuerà a lottare per una quota equa delle entrate GST, assicurando che lo Stato abbia la capacità fiscale per soddisfare i bisogni della sua popolazione e sostenere un’economia in crescita”, si legge nel documento di aggiornamento del bilancio.
Nel frattempo, il debito netto è migliorato di 3 miliardi di dollari nell’anno in corso, scendendo a 38,71 miliardi, ma è destinato a salire fino a 89,38 miliardi entro il giugno 2029. Entro quella data, i cittadini del Queensland pagheranno 6,77 miliardi di dollari in interessi sul debito.
L’economia statale, infine, ha registrato una crescita del 2,1 per cento nel 2023-24, trainata da un forte rimbalzo delle esportazioni nette e dalla tenuta dell’economia interna.