Oltre 180 vigili del fuoco e 50 autocisterne sono accorsi a Derrimut, per arginare quello che secondo il Fire Rescue Victoria (FRV) è stato uno dei più vasti roghi degli ultimi anni.

Alle 11:00 di ieri un’esplosione di materiali chimici ha scatenato le fiamme, che solo verso le 15:30 i vigili sono riusciti a contenere.

Sul posto rimangono ancora una cinquantina i vigili impegnati a far sì che le fiamme non tornino a propagarsi, mentre la nube di fumo denso che aveva avviluppato i sobborghi limitrofi sta lentamente disperdendosi.

Il vice commissario del FRV, Joshua Fisher, ha riferito che i vigili hanno fatto buoni progressi durante la notte, gli inquirenti non sono ancora in grado di determinare le cause del disastro.

“Ovviamente è ancora un’area attiva, ci sono molti contaminanti, c’è il deflusso dell’acqua contaminata che dobbiamo gestire, in questo momento le perizie sono in corso.”

“L’altezza eccezionale raggiunta dalle fiamme, le esplosioni, la ricaduta dei detriti. Abbiamo ancora delle attrezzature che non possiamo recuperare perché si trovano in un’area non sicura”, ha detto Fisher per dare un’idea dei pericoli che ancora permangono nell’area del magazzino.

Rimane in vigore un avviso Watch and Act per Derrimut e per Laverton North, ai residenti viene raccomandato di rimanere in casa ed evitare di inalare i fumi ritenuti tossici.

Ai residenti e stato rivolto l’appello a non entrare in contatto con le acque a Cherry Creek, a Anderson’s Swamp e a Kayes Drain poiché il deflusso di liquidi tossici ha raggiunto i corsi d’acqua.

FRV ha reso noto che per combattere l’incendio sono stati utilizzati circa tre milioni di litri d’acqua e 40mila di schiume.

Lo scienziato capo dell’Environmental Protection Agency (EPA), Jen Martin, ha affermato che la gestione del deflusso dell’acqua dal luogo dell’incendio si sta rivelando difficile.

“A causa dell’enorme volume dell’acqua impiegata e della complessità della rete di drenaggio, parte dell’acqua usata per estinguere le fiamme è migrata a valle e ci aspettiamo di vedere quell’acqua distribuirsi nei corsi d’acqua.”

EPA informa che l’acqua potabile non sembra essere stata contaminata dal deflusso.

I servizi di emergenza stanno analizzando la qualità dell’aria vicino alla fabbrica/magazzino per determinare quando sarà possibile tornare alle attività commerciali della zona.

FRV ha affermato che la fabbrica conteneva una serie di prodotti chimici, tra cui cherosene, alcol denaturato ed etanolo.