BRISBANE – Dopo la controversa cancellazione all’ultimo minuto dell’Esoteric Festival 2025 in Victoria, un altro evento musicale potrebbe essere rinviato al prossimo anno per problemi con i permessi.
Il festival Rabbits Eat Lettuce (REL) potrebbe dover rinviare la sua edizione di Pasqua, prevista dal 17 al 21 aprile a Byron Bay, fino al 2026.
Nonostante un programma già confermato con artisti come Luude, Astrix e Nora En Pure, il festival si trova di fronte un ostacolo burocratico che potrebbe risultare insormontabile.
Gli organizzatori accusano il Southern Downs Regional Council (SDRC) di aver rifiutato di elaborare in tempo utile la loro richiesta di concessione di un permesso per l’evento del 2025. Il Consiglio comunale del SDRC dovrebbe riunirsi per discutere e votare sull’approvazione del permesso nella riunione del 19 marzo.
“Nonostante il successo dell’ultima edizione, che si è svolta senza incidenti ed è stata pienamente conforme alle normative, con il supporto della polizia, dell’ambulanza e dei vigili del fuoco del Queensland, il SDRC si è rifiutata di elaborare le nostre richieste di permesso senza seguire la dovuta procedura”, hanno dichiarato gli organizzatori.
Nel frattempo, la vendita dei biglietti per la manifestazione è stata sospesa mentre si esplorano sedi alternative e altre vie per ottenere il permesso.
Gli organizzatori hanno esortato i fan a far sentire la loro voce ai consiglieri comunali prima della riunione del 19 marzo: “Le ultime 15 edizioni di Rabbits Eat Lettuce sono state un viaggio incredibile e non sarebbe lo stesso senza la nostra famiglia REL. Siamo determinati a trovare una sede permanente al Cherrabah Resort e siamo fiduciosi che il nostro appello sarà ascoltato.
“Grazie per essere al nostro fianco. Continueremo a lottare per il futuro di REL e non vediamo l’ora di riunirci tutti, nel 2025 o nel 2026.”
L’Esoteric Festival si è aggiunto al crescente elenco di eventi annullati nel corso del 2025, tra cui Souled Out, Splendour in the Grass e Groovin the Moo. Il direttore del Byron Bay Bluesfest, Peter Noble, ha descritto la crisi che sta colpendo l’industria dei festival musicali come un vero e proprio “evento di estinzione”: non tutti sopravvivranno, ma la scena dei festival sarà costretta a subire cambiamenti drammatici.
Il direttore dell’Esoteric Festival, Sam Goldsmith, ha espresso estremo disappunto per la cancellazione dell’evento tramite un messaggio sui social media: “Dire che siamo delusi è un eufemismo: siamo distrutti. È un colpo devastante per tutti i lavoratori e gli appassionati coinvolti, dai partecipanti alle aziende locali che hanno pianificato questo evento per tutto l’anno. La burocrazia e la politica sono impazzite”.
Goldsmith ha ribadito che il festival era sicuro e conforme alle normative, un’affermazione supportata da prove schiaccianti.
La cancellazione della manifestazione, che ogni anno genera un indotto pari a svariati milioni di dollari a beneficio delle aziende locali, è diventata un pericolo concreto in modo improvviso nonostante un annuncio del Consiglio comunale della Buloke Shire nella serata di lunedì 3 marzo. Con il sostegno della comunità locale, il Consiglio aveva votato a favore del festival, concedendo un permesso temporaneo di un anno per l’evento che si sarebbe dovuto svolgere dal 6 all’11 marzo.
Tuttavia, la situazione è precipitata il giorno successivo. Il Municipal Building Surveyor del Comune ha respinto la richiesta di un permesso POPE (Place of Public Entertainment) per 33 motivi, relativi a problemi di sicurezza e di conformità ai regolamenti. Senza questo permesso, il festival non è potuto procedere.
Gli organizzatori hanno fatto appello allo State Building Surveyor, Steven Baxas, chiedendogli di intervenire. Tuttavia, Baxas ha sostenuto la decisione di rifiutare l’emissione del permesso POPE.
“Siamo rimasti sbalorditi da questa decisione e ora saremo costretti a rinviare il festival al 2026”, hanno quindi annunciato gli organizzatori.
Goldsmith e gli altri organizzatori hanno tenuto riunioni urgenti con il premier del Victoria e il ministro per l’Edilizia abitativa per cercare di salvare l’evento, ma senza successo. Più di 7.000 partecipanti erano attesi al festival di quest’anno, per quella che sarebbe stata la sua ottava edizione.
Molte persone hanno espresso la loro frustrazione sui social media per la decisione tardiva di non permettere l’effettuazione della manifestazione e per la mancanza di comunicazioni chiare.
Flavia Antoniazzi, arrivata al festival alcune ore prima dell’apertura ufficiale, ha potuto constatare come tutto fosse pronto a ricevere i partecipanti ed è stata testimone dello sconcerto e del disappunto dei volontari e degli organizzatori: “Nessuno riusciva a capire il motivo per il quale il festival è stato bloccato. Una decisione assolutamente incomprensibile. Così tante persone hanno lavorato duramente per dare vita a questo festival, investendo tempo, denaro ed energia: artisti, costruttori del palco, operatori dei food truck o del team di produzione. È stato un duro colpo per l’intera industria creativa”.