BAKU - Il governo argentino ha ritirato la propria delegazione dalla 29esima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop29) in corso a Baku, ha dichiarato una fonte ufficiale. “Sì, la squadra si sta ritirando”, ha dichiarato una fonte del ministero dell’Ambiente all’Afp in una e-mail.   

La decisione, confermata da fonti del ministero degli Esteri ai media argentini, compatibile con l’avvio di una nuova linea diplomatica imposta dal leader ultraliberista che si oppone in modo fermo all’agenda 2030 e alle politiche di stampo ‘woke’.  

Il nuovo corso è già costato il posto alla ex ministra degli Esteri, Diana Mondino, ‘colpevole’ di aver consentito tra le altre cose il voto dell’Argentina a favore di una risoluzione Onu di condanna dell’embargo Usa a Cuba. E sotto la guida del nuovo ministro degli Esteri, Gerardo Werthein, che ha avviato una vera e propria purga all’interno del corpo diplomatico, l’Argentina ha votato lunedì sempre all’Onu contro una risoluzione a favore dei diritti delle popolazioni indigene, unico Paese tra 168.   

Nel suo discorso del 24 settembre all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Milei aveva affermato senza mezzi termini che “l’Agenda 2030 è un programma sovranazionale di stampo socialista che attenta alla sovranità degli Stati Nazione e violenta il diritto alla vita, alla libertà e alla proprietà delle persone” accusando l’Onu di essersi trasformata in “un’istituzione sovranazionale di burocrati che cercano di imporre un certo modo di vita ai cittadini del mondo”.  

Da quando si è insediato quasi un anno fa, il presidente Javier Milei ha intrapreso una massiccia opera di austerità che ha incluso il dimezzamento dei ministeri, il dimezzamento delle opere pubbliche, il blocco dei lavori pubblici, il taglio dei sussidi e l’eliminazione di oltre 32.000 posti di lavoro statali entro settembre.   

Per decenni, l’Argentina è stata una delle principali voci della regione latinoamericana in forum internazionali come le Conferenze delle Parti (Cop) delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico. La delegazione argentina a Baku era piccola e il suo obiettivo principale era quello di partecipare a corsi di formazione tecnica, secondo le fonti consultate a Baku.   

Oggi non erano più presenti nella sede della Cop29, situata nello Stadio Olimpico di Baku, secondo fonti vicine alla delegazione. I Paesi della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) devono fornire regolarmente rapporti al segretariato dell’UNFCCC. Tra i prossimi passi che l’Argentina dovrebbe compiere c’è un rapporto di trasparenza biennale, previsto per la fine dell’anno.  

Buenos Aires dovrà anche fornire, come i quasi 200 Paesi che hanno firmato l’Accordo di Parigi, il suo nuovo Contributo Nazionale Determinato (NDC) per combattere il cambiamento climatico. Questi nuovi impegni devono essere finalizzati entro febbraio 2025.