MILANO - I primi dettagli di una nuova indagine della Procura milanese con al centro un presunto giro di mazzette sui lavori di manutenzione della rete stradale italiana, in particolare di Lombardia e Veneto, e che coinvolge funzionari ed ex funzionari Anas, riguardano una presunta tangente da quasi 846mila euro e altre “utilità”, come un'auto e un appartamento. 

L'inchiesta è venuta a galla con una serie di perquisizioni ed acquisizioni tra Roma, Milano, Verona e Torino da parte del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf, delegato dai pm Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi e dall'aggiunta Tiziana Siciliano. 

Le Fiamme Gialle, oltre alle due sedi della società del gruppo Fs, si sono presentate negli uffici del Consorzio Stabile Sis, della società concessionaria del tratto autostradale tra Brescia Ovest e Padova Est e da nove persone, gli indagati, tra cui i fratelli Stefano, Luigi e Marco Liani, il primo ancora manager di Anas e gli altri due usciti per dar vita ad un gruppo di costruzioni, anch'esso perquisito. 

Oltre ai fratelli Liani sono indagate altri soggetti a loro legate che hanno avuto o hanno guai con la giustizia, tra cui Giovanni Proietti, già imputato per il crollo del ponte Morandi, anche lui ex funzionario Anas ed ex dirigente del Ministero delle Infrastrutture. Le accuse, a vario titolo, sono di corruzione, turbativa d'asta e rivelazione ed utilizzazione di segreto d'ufficio. 

“Mi auguro che gli inquirenti facciano bene e in fretta il loro lavoro. E se c'è qualcuno che ha sbagliato che paghi”, è stato il commento del ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini. Dal canto suo l'Anas, con una nota, ha espresso “piena fiducia nell'operato della Magistratura e sta fornendo tutta la necessaria collaborazione alle Autorità”. 

Inquirenti e investigatori sono andati a caccia di carte e dispositivi informatici per trovare riscontri alla loro ipotesi su un presunto sistema che ruotava attorno ai fratelli Liani, che ne avrebbero beneficiato o ottenendo “ingenti somme” o appalti.