Come cambiano i tempi, cari lettori. So che la maggior parte dei miei lettori sono persone di origine italiana in media e tarda età adulta, quindi la maggior parte di loro si ricorderà quali erano le usanze nel remoto passato (anni Sessanta e Settanta tanto per intenderci) in fatto di corteggiamento e condotte amorose. Facciamo, quindi, un brevissimo excursus nel passato in tal senso.

Innanzitutto, come ci si conosceva? Solitamente ci si conosceva a scuola oppure tra il gruppetto di amici di riferimento; in qualche caso ci si conosceva per la prima volta magari ad una festa da ballo che si teneva a casa di qualche amico/a o conoscente.

Qual era l’approccio più comune? Solitamente era il ragazzo a dover fare la prima mossa abbordando la ragazza quando il momento sembrava più propizio. Se il riscontro era positivo si passava al prossimo passo: ci si incontrava, spesso di nascosto dai genitori, con la morosa e ci si scambiava qualche furtivo bacio ed abbraccio. Ed il sesso? No... non ancora... era considerato un’attività tabù, pericolosa, e da avviare soltanto se si avevano intenzioni davvero serie di prossimo matrimonio. In tal senso, il ragazzo spesso considerava l’organo sessuale femminile una specie di tabernacolo sacro che andava aperto soltanto quando ci si era dichiarato amore eterno ed un futuro matrimonio.

Ahimè, come sono lontani quei tempi! Adesso sembra che la sequenza degli eventi che caratterizzano le condotte amorose è  totalmente all’incontrario rispetto al passato sopraccennato. Infatti, se si considerano tali condotte negli adolescenti (tra i 10 e 18 anni), dal 10 al 15% ammette di aver inviato messaggi o foto sessualmente espliciti alla persona alla quale si è attratti. Tale percentuale sale vertiginosamente a circa il 55% se si considerano le persone tra i 18 e 30 anni.

Come definire il sexting? La definizione implica l’atto di “creare, condividere, inviare o postare messaggi o immagini sessualmente espliciti tramite internet, telefonini, o altri congegni elettronici”.

Perché` si è arrivati a questo stato di cose? Chiaramente la diminuita inibizione rispetto alla sessualità delle persone sta ricoprendo un ruolo fondamentale. In passato il sesso era fortemente legato alla procreazione che, a sua volta, era fortemente legata allo stato matrimoniale ed alla famiglia. Oggi, invece, il sesso è più considerato come un’attività più finalizzata al proprio godimento e benessere psico-fisico.

Come molti miei lettori sapranno, io appartengo a quella schiera di persone che collegavano il sesso ad un rapporto tra uomo e donna duraturo e di reciproco impegno e fedeltà. Giusto? Sbagliato? Chissà...

Questo inviare appena instaurato il rapporto una foto del proprio organo sessuale alla controparte maschile o femminile che sia, mi sa tanto di oggettivizzazione del proprio corpo. Poi mi chiedo, esiste davvero tanta differenza tra un organo sessuale ed un altro? Nella mia esperienza settantennale mi pare proprio di no. La bellezza dell’individuo sta nella sua unicità e diversità dagli altri.

Insomma, sono del parere che, se ami la persona, troverai attraente il suo organo genitale indipendentemente dalla sua misura, dal suo colore o da quantunque altro.

Se si vuole proprio mandare qualche foto o messaggio osè, aspettiamo magari di conoscerci meglio... o almeno aver prima visto bene in faccia l’altro/a!

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