MOSCA - Il presidente Vladimir Putin esprimerà la posizione russa sull’iniziativa di un cessate il fuoco di 30 giorni in Ucraina in una conferenza stampa oggi, dopo i colloqui con il suo omologo bielorusso Aleksander Lukashenko, ha affermato l’assistente presidenziale russo Yuri Ushakov. 

“I presidenti parleranno, risponderanno alle domande in una conferenza stampa oggi; quindi, ho semplicemente delineato il mio punto di vista su ciò che è stato firmato a Gedda. Il presidente probabilmente darà valutazioni più specifiche e significative”, ha detto Ushakov, rispondendo a una domanda sul fatto che si potesse dire che la Russia stesse abbandonando l’idea americana di un cessate il fuoco di 30 giorni, che l’Ucraina ha invece approvato.  

I negoziatori degli Stati Uniti si stanno dirigendo in Russia, dove hanno in programma di incontrare le loro controparti russe, ha confermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. “Effettivamente, i negoziatori sono in volo e sono previsti colloqui. Non saremo troppo precipitosi, vi daremo informazioni più tardi”, ha detto ai giornalisti, in risposta a una richiesta di commento sulle parole del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, secondo cui i suoi negoziatori si stanno dirigendo in Russia.  

Crimea, Sebastopoli, Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Lugansk “sono regioni russe, questo è un dato di fatto, sancito dalla Costituzione”, ha risposto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha affermato che Kiev non riconoscerà la perdita dei territori liberati dalla Russia durante l’operazione speciale in Ucraina. 

Il presidente Vladimir Putin “potrebbe avere una chiamata internazionale più tardi” nel corso della giornata. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Lo riportano le agenzie russe. Non sono stati forniti dettagli su chi sarà la persona con cui si terrà la telefonata, ma va sottolineato che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta aspettando notizie dall’omologo russo sulla proposta di tregua parziale in Ucraina.  

L’assistente presidenziale russo Yuri Ushakov ha parlato al telefono ieri con il consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti Mike Waltz, ha infine confermato il portavoce di Putin.  

“Non c’è dubbio che la regione di Kursk verrà liberata”, ha affermato il portavoce del Cremlino. Ieri, per la prima volta dall’offensiva ucraina oltre il confine, il presidente Vladimir Putin si è recato nella regione dove i russi stanno ormai riconquistando il controllo del territorio.