BRISBANE - A più di tre anni dall’assegnazione dell’evento a Brisbane, il nuovo governo del LNP nei primi 100 giorni intraprenderà una revisione per valutare le opzioni, inclusa una possibile ristrutturazione del celebre Gabba di Woolloongabba.

“Voglio che i cittadini del Queensland sappiano che abbiamo il tempo necessario - ha detto oggi Crisafulli, ospite di Today -. Consegneremo infrastrutture generazionali per questo stato”.

Durante una prima telefonata con il primo ministro Anthony Albanese, Crisafulli ha discusso il finanziamento delle infrastrutture per i Giochi, insistendo sul modello di ripartizione 80-20.

Negli anni, i governi laburisti avevano continuato ad oscillare tra le diverse soluzioni infrastrutturali per le Olimpiadi del 2032. L’allora premier Annastacia Palaszczuk aveva proposto di demolire e ricostruire il Gabba per un costo di 2,7 miliardi di dollari, con accesso migliorato per disabili e migliori collegamenti con i trasporti. Tuttavia, il progetto aveva incontrato la forte opposizione da parte dei residenti per la prevista chiusura della storica East Brisbane State School.

Successivamente, era stata presa in considerazione la creazione di un complesso da 3,4 miliardi di dollari a Victoria Park con uno stadio da 70mila posti. Questo progetto, sostenuto dall’ex sindaco Graham Quirk, prevedeva la demolizione successiva del Gabba e la sua trasformazione in area verde. L'idea si era arenata quando l’ex premier Steven Miles aveva bocciato la proposta, considerandola troppo costosa in un contesto di crisi da costo della vita e di carenza di manodopera.

Miles preferiva un progetto di ristrutturazione del Queensland Sports and Athletics Centre (QSAC) per ospitare 40mila spettatori, progetto appoggiato dal vicepresidente del CIO, John Coates.

Crisafulli aveva criticato duramente il QSAC, definendolo un “imbarazzo” e sostenendo che il progetto di ristrutturazione non avrebbe lasciato una vera eredità alla capitale.