CANBERRA - Il tono del dibattito si è presto trasformato, passando da una discussione sull’economia futura del paese in un acceso confronto personale.

Entrambi i partiti sono stati criticati dagli economisti per le loro proposte sull’accesso alla casa, ritenute potenzialmente dannose per il mercato immobiliare, per i futuri bilanci previsti in rosso per almeno 10 anni e per l’effetto inflazionario della spesa.

Il governo laburista ha promesso un piano da 10 miliardi di dollari per costruire 100mila case riservate ai primi acquirenti, oltre a permettere l’acquisto di una casa con solo il 5% di anticipo, senza assicurazione ipotecaria. La Coalizione, invece, ha annunciato un nuovo schema di detrazione fiscale sugli interessi ipotecari per chi acquista una casa di nuova costruzione, con un costo stimato di 1,25 miliardi.

Durante il dibattito, Chalmers ha sottolineato che i fondi stanziati saranno distribuiti in otto anni e che i primi cantieri inizieranno ad essere aperti entro l’anno. Chalmers ha difeso le sue parole dall’immediata critica avanzata da Taylor a proposito della sua affermazione sui risultati già ottenuti, dichiarando che “ci sono già decine di migliaia di case in cantiere”.

Taylor ha sottolineato la lentezza del piano laburista, contestando l’affermazione di Chalmers e sostenendo che “nessuna casa è stata completata” e ha accusato il governo di non aver rispettato gli obiettivi. Chalmers ha risposto definendo la dichiarazione “falsa” e ha accusato a sua volta la Coalizione di ostacolare le riforme in Senato.

Il confronto, carico di tensione, ha mostrato quanto la crisi degli alloggi sia diventata centrale e urgente nel dibattito politico australiano. Entrambi I politici hanno formalmente dichiarato la volontà di collaborare, ma le divergenze sono apparse profonde.