NAPOLI - I vigili del fuoco hanno estratto dalle macerie della palazzina crollata a Saviano, in provincia di Napoli, il corpo dell'anziana che ancora non era stato trovato. 

Con il recupero della donna sono terminate le operazioni di ricerca e soccorso, con il bilancio finale di quattro morti: una bimba di 4 anni, il fratellino di 6, la mamma e la nonna. Estratti vivi il terzo figlio, di due anni, e il padre.  

Vista dall'alto la scena è apocalittica, i droni restituiscono le immagini di un edificio collassato, devastato, e sembra di immaginare quel rumore assordante, “come il botto di un jet”, che alle 7.05 ha squassato la sonnolenta domenica mattina di Saviano, un paese a una quarantina di minuti da Napoli. 

Saranno gli accertamenti disposti dalla procura di Nola a stabilire esattamente cosa è avvenuto, ma l'ipotesi in assoluto più accreditata è che ci sia stata una fuga di gas e poi l'esplosione.  

“Sembrava il botto di un aereo supersonico. Che era un crollo l'abbiamo capito quando si è levata un'enorme nube di polvere”, dice una delle persone arrivate sul posto subito dopo. E il sindaco, Vincenzo Simonelli, ha invece pensato che fossero “i fuochi di una festa patronale. Poi mi ha telefonato il maresciallo dei carabinieri e mi ha detto che, purtroppo, non era così”. La deflagrazione ha devastato la zona, provocando danni anche ad alcune abitazioni adiacenti, tanto che per due famiglie è stato disposto lo sgombero perché i vetri e gli infissi sono andati in frantumi.