BALTIMORA (USA) – Il Francis Scott Key Bridge di Baltimora, uno dei ponti più lunghi, iconici e importanti d’America, sulla baia che ha regalato l’inno al Paese, è crollato come un castello di carte in 20 secondi dopo che uno dei suoi piloni centrali è stato urtato da una gigantesca nave portacontainer, in probabile avaria mentre usciva dal porto.
Immagini riprese in un video shock da una telecamera fissa di sorveglianza e che hanno fatto il giro del mondo, mostrano l’elegante struttura bianca in acciaio afflosciarsi e collassare sopra il cargo e la sua montagna di contenitori colorati.
Per ora il bilancio provvisorio parla di sei dispersi. “Data la temperatura dell’acqua e il tempo trascorso dal crollo del ponte non crediamo che riusciremo a trovare nessuno dei sei dispersi ancora vivo”, ha detto il capo della Guardia costiera di Baltimora, l’ammiraglio Shannon Gilreath, dopo aver annunciato la sospensione delle ricerche con i sommozzatori.
Al momento dell’incidente una ventina di operai stavano riparando il manto stradale del ponte, ma ci sono anche almeno sette veicoli, incluso un camion, caduti per 60 metri nel sottostante fiume Patapsco. Due persone sono state tratte in salvo, di cui una in gravi condizioni.
Fortunatamente era l’una e mezza di notte, altrimenti si sarebbe rischiata una tragedia ben peggiore, considerando che ogni giorni vi transitano oltre 30mila veicoli. Nessun ferito invece tra le 22 persone dell’equipaggio tutto indiano del cargo Dali che ha colpito il ponte.
Nonostante alle indagini partecipi l’Fbi, le autorità hanno escluso l’ipotesi di un attentato terroristico.
“Dai primi accertamenti risulta un terribile incidente; non ci sono indicazioni di atti intenzionali”, ha confermato Joe Biden parlando in diretta Tv dalla Casa Bianca dopo aver ordinato di mettere a disposizione tutte le risorse federali per fronteggiare la risposta all’emergenza, dalle ricerche alla rapida riattivazione del porto. Il Presidente ha promesso anche una visita al più presto e che il governo coprirà tutti i costi della ricostruzione. Tra danni diretti e indiretti si stimano diversi miliardi di dollari. Il traffico automobilistico è già in tilt e il porto, uno dei principali del Paese, si è fermato. Si indaga intanto sulle possibili cause dell’incidente.
La nave Dali, guidata da piloti locali, sembra aver perso energia ed essere andata fuori rotta subito prima dell’impatto. Aveva lanciato anche un sos e gettato l’àncora a mare, ma forse viaggiava troppo veloce per cambiare direzione. “Un problema di alimentazione”, hanno riferito le autorità del Maryland.
Nelle immagini si vede anche il mercantile emettere una colonna di fumo scuro prima dell’urto. La perdita di corrente sembra essere avvenuta all’1:24 ora locale per circa 60 secondi.