SAN PAOLO - Il Brasile e l’Italia possono svolgere “un ruolo importante” per il ripristino dei diritti umani, la liberazione dei detenuti politici e il ritorno della democrazia in Venezuela. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani nel corso di un’intervista con Cnn Brasil. 

Evidenziando una convergenza tra i due Paesi in favore di una soluzione pacifica e negoziata della crisi politica a Caracas, Tajani ha affermato di aver “apprezzato la posizione del Brasile sulla questione”, evidenziando come - allo stesso modo di Brasilia - Roma abbia chiesto “anche nell’ambito della presidenza del G7” di conoscere i risultati elettorali delle presidenziali dello scorso 28 luglio “per poterli fare esaminare da una commissione indipendente”. 

Se “non hanno voluto mostrare” i verbali delle urne “vuol dire che Maduro non ha vinto le elezioni, eppure rimane al potere”, ha sottolineato il ministro. Non si tratta “di destra o di sinistra, se ci sono persone arrestate per strada perché sono dell’opposizione e per questo finiscono in carcere, questo non giusto, non è democrazia”, ha evidenziato il ministro, sottolineando come nelle mani delle autorità di Caracas “ci sono prigionieri anche italiani” di cui non si conosce il destino. 

In questo contesto “non possiamo che seguire con grande preoccupazione quanto accade in Venezuela dove c’è una grande presenza di italiani e di persone di origine italiana”. Il Paese ospita “la terza comunità italiana più grande del mondo dopo Brasile e Argentina”, ha ricordato.