CANBERRA – Una straordinaria iniezione di capitale di ben tre miliardi di dollari nella National Broadband Network (NBN) per completare l’aggiornamento della rete internet in Australia. È quanto affermato in conferenza stampa, lunedì scorso, dal primo ministro Anthony Albanese. L’obiettivo è quello di fornire una connessione in fibra ottica alle restanti 622mila abitazioni ancora collegate a internet tramite i tradizionali cavi in rame.
“L’NBN è sinonimo di produttività, sviluppo economico e creazione di posti di lavoro – ha dichiarato Albanese –. È essenziale per la telemedicina, per i servizi educativi e per il modo in cui viviamo. È cruciale per il funzionamento di un’economia e una società moderne. Per questo motivo, vogliamo completare il rollout della NBN basato sulla fibra e chiediamo che resti di gestione pubblica”.
I lavori di aggiornamento dovrebbero concludersi entro il 2030, permettendo quindi a 11 milioni di abitazioni e aziende di avere accesso a connessioni che consentano velocità fino a 1 Gigabit al secondo, ben oltre l’attuale velocità media di connessione di 76,64 Mbps.
“Il Partito laburista ha creato la rete NBN e solo il Partito laburista la completerà”, ha affermato Albanese.
L’amministratrice delegata della NBN Co, Ellie Sweeney, ha spiegato come oggi una famiglia media consumi circa 10 volte più dati rispetto a quando la rete NBN è stata creata.
“Che gli australiani lavorino da casa, che gestiscano aziende, che studino, che accedano alla telemedicina, che giochino online o che semplicemente trasmettano in streaming o scarichino i loro programmi preferiti, una velocità maggiore significherà un miglioramento dei servizi internet che utilizziamo oggi – ha affermato Sweeney –. Si tratta del pezzo finale del puzzle. L’annuncio di oggi significherà un accesso a internet più veloce e affidabile per milioni di australiani”.
Il ministro delle Comunicazioni, Michelle Rowland, ha aggiunto che migliaia di case australiane sono rimaste “bloccate” su linee in rame che si stanno degradando.
Per Rowland, l’annuncio di lunedì rappresenta un “investimento a lungo termine” che produrrà “rendimenti a lungo termine”.
Durante la conferenza stampa, il Primo ministro ha lanciato anche un attacco all’opposizione, di fronte all’avvicinarsi delle elezioni federali.
Verso la fine dello scorso anno, infatti, il governo federale aveva introdotto una legge per vincolare i governi futuri al mantenimento della proprietà pubblica della NBN; Peter Dutton e l’opposizione si sono rifiutati di sostenere la legge, accusati poi da Albanese di voler “vendere [la rete NBN] al miglior offerente”.
Il disegno di legge dovrebbe essere presentato al Senato durante la seduta parlamentare di febbraio.“L’ultima volta che la Coalizione si è candidata, ha detto che avrebbe fermato l’implementazione della fibra e mantenuto una NBN basata sul rame, perché, secondo Tony Abbott e i leader della Coalizione, si trattava solo di scaricare video e film”, ha affermato.
“Non avevano capito che la NBN è sinonimo di produttività, un traino per l’economia e per la creazione di posti di lavoro. Riguarda il modo in cui viviamo la nostra vita”, ha aggiunto.
Secondo quanto indicato dal modello di Accenture, commissionato dal governo, il progetto dovrebbe generare un incremento economico cumulativo di 10,4 miliardi di dollari nel prossimo decennio.
Intanto, con l’approssimarsi delle elezioni federali, gli attacchi reciproci tra governo e opposizione continuano a intensificarsi. Il leader dell’opposizione, Peter Dutton, ha accusato Albanese di risposte deboli agli attacchi antisemiti e alla criminalità generale, concentrandosi sulla deportazione dei non cittadini colpevoli di reati e prendendo l’impegno di uno stanziamento da 7,5 milioni di dollari a Crime Stoppers.
“L’attuale governo non si impegna ad allontanare queste persone, provocando quindi un aumento della criminalità in tutto il Paese”, ha dichiarato Dutton. Albanese ha replicato affermando che Dutton “cerca divisioni e promuove le paure”.
L’opposizione ha inoltre promesso, in caso di vittoria, di ripristinare l’obbligo per i Consigli comunali di tenere le cerimonie di cittadinanza nella data del 26 gennaio, l’Australia Day.