Le distanze non contano più, i chilometri si annullano, quando a risuonare tra le strade c’è l’Inno di Mameli. Alle prime luci dell’alba di ieri mattina, con il tricolore stampato nello sguardo, migliaia di cittadini sono entusiasticamente accorsi a Lygon Street, a Carlton, nel cuore della comunità italiana in Victoria, per seguire la diretta della semifinale degli Europei di calcio.
La confusione, i visi tesi e gli schiamazzi d’esultanza hanno restituito anima, anche soltanto per una giornata, al popolare sobborgo di Melbourne; per gli esercenti, l’atmosfera ha riportato alla mente gli anni d’oro della storica striscia commerciale.
Direttamente dai bar Brunetti, Cafe Notturno e Stuzzichino, italiani e italo-australiani si sono uniti in un unico boato, un fragore che ha magnificamente onorato l’eccezionale prova degli Azzurri di Mancini.
“Non mancano mai le dirette nei nostri locali per seguire i più importanti eventi sportivi che coinvolgono l’Italia – ha raccontato Gianni Formica, direttore di Brunetti a Carlton, originario di Roma e da ormai oltre trent’anni in Australia –. La comunità è sicuramente mutata nel corso degli ultimi decenni, si dice e si ripete che le prime generazioni di italiani stiano pian piano scomparendo, che i più giovani abbiano abbandonato o trascurato la propria identità, eppure ogni volta che si ritrovano di fronte ai più attesi appuntamenti sportivi, si risveglia in loro, incredibilmente, quel senso di appartenenza all’Italia che sembra non averli mai lasciati”.
E mentre il manager dello storico bar di Melbourne si destreggiava tra la gestione della sala e la tensione incalzante della partita, dall’altro lato di Lygon Street i tifosi hanno affollato anche i locali di Cafe Notturno e Stuzzichino.
I tifosi affollano Piazza Italia a Carlton per celebrare gli Azzurri in finale. (Foto: Benedetta Ferrara)
“È stato un momento speciale, soprattutto dopo il lungo lockdown che ci ha angosciati per così tanto – ha commentato Salvatore Cultrera, proprietario di Cafe Notturno e figlio di migranti siciliani –. Sono venticinque anni ormai che proponiamo la diretta dei Mondiali o degli Europei di calcio, lo faccio soprattutto per i tantissimi giovani, così straordinariamente appassionati; c’è stato davvero un cambio generazionale in questo senso, all’interno della comunità italiana a Melbourne, ed è necessario continuare a dare loro respiro”.