Un bacio a distanza ma pieno d’amore. È quello che ci sono scambiati Lanai e David martedì 24 marzo 2020, giusto in tempo, prima del divieto imposto dal governo australiano in vigore da mercoledì 25 marzo che limita a cinque persone durante la cerimonia.

Un amore nato in tenera età, Lanai e David Cavuto si sono incontrati a scuola quando avevano appena cinque anni, hanno sempre avuto una bella amicizia fino a quando hanno iniziato a uscire insieme nei primi anni del liceo.

Si sono sposati presso la chiesa St Fidelis di Coburg, un luogo a cui i due sono particolarmente legati perché è la chiesa in cui si sono sposati anche i loro genitori e dove hanno ricevuto la Prima Comunione e la Cresima.

Ma il luogo della cerimonia è stato l’unico componente dell’organizzazione che i due novelli sposi sono riusciti a mantenere invariata: “Era stato tutto programmato e ci aspettavamo di ricevere 170 invitati, ma tutto è crollato molto velocemente mentre ricevevamo nuove informazioni dal governo ogni giorno che ci hanno obbligati a questa scelta finale”, ha raccontato Lanai al giornale.

Durante gli ultimi giorni, Lanai ha vissuto momenti di tristezza e lacrime, in cui non riusciva a prendere una decisione insieme al suo futuro marito: “Quando abbiamo scoperto che, secondo le disposizioni governative, avremmo potuto ricevere solo 100 persone, inevitabilmente abbiamo dovuto tagliare la lista degli invitati, tenendo in considerazione anche lo staff del locale e i musicisti. Quindi, una parte degli ospiti avrebbe potuto partecipare alla cerimonia religiosa, e un’altra parte alla festa”, ha continuato Lanai.

Il proprietario del locale ha poi proposto agli sposi di dividere gli ospiti in due sale, così da permettere a tutti di partecipare alla festa: “Ma non era quello che volevamo”.

Tutto è poi cambiato ancora quando il locale si è trovato obbligato alla chiusura delle porte e così i due hanno deciso di spostare la cerimonia al prossimo anno, per il 28 marzo 2021: “Abbiamo ricevuto un enorme sostegno da parte di tutti, siamo riusciti a non perdere soldi e ricelebreremo il nostro matrimonio tra un anno!”.

Ma Lanai e David hanno deciso di sposarsi lo stesso, restringendo però la lista dei partecipanti al minimo immaginabile: “Appena il ristorante ci ha comunicato della loro chiusura, ho telefonato al parroco per chiedergli se avesse potuto sposarci al più presto, e così martedì ci siamo sposati”.

Presenti in chiesa solo 10 persone: i due sposi, i genitori, i testimoni di nozze, il prete e il fotografo. Altre 12 ore e sarebbero potuti essere solo in cinque: “I nostri nonni non hanno potuto essere lì con noi data la situazione ma il prossimo anno rifaremo le nostre promesse di fronte a tutti!”.

Non è certo stata la cerimonia che i due si aspettavano: “[Ma] seppure abbia percorso la navata di una chiesa vuota, le nostre famiglie erano con noi ed è questo ciò che conta”, ha precisato.

Brillante idea della sorella della sposa è stata quella di trasmettere live su Facebook la cerimonia per tutti i parenti e gli amici a casa: “Siamo riusciti a sentire la presenza di tutti e non ci siamo sentiti soli, è stato bellissimo!”

“Tutte le mie amiche hanno detto quanto sia stato speciale partecipare alle nostre nozze in pigiama dal divano di casa!”, ha raccontato con un sorriso Lanai.

Una storia a lieto fine in questi giorni di incertezza e oscurità.