ADELAIDE - Domenica 11 agosto, presso la parrocchia di San Francesco d’Assisi a Newton, è stata celebrata una Messa solenne in onore del patrono di San Bartolomeo in Galdo, Comune beneventano: l’apostolo San Bartolomeo, che viene tradizionalmente celebrato il 24 di agosto, ad Adelaide si celebra prima. 
L’associazione per onorare il santo è stata fondata ad Adelaide ventitre anni fa e da allora il presidente è Lucia Circelli che, anno dopo anno, assieme al suo comitato composto da altri dodici devoti, porta avanti la tradizione di celebrare il patrono della città dove è nato suo marito, Giuseppe Circelli. Infatti, Lucia viene da Tufara, un piccolissimo paese di meno di mille abitanti in provincia di Campobasso, in Molise, al confine con la Campania. 
All’arrivo in chiesa sono stati deposti i simboli di San Bartolomeo: la candela, poiché Gesù ha detto ai suoi apostoli: “Voi siete la luce del mondo, il sale della terra, che porta nel mondo il ‘sapore’ della parola di Dio, la palma, simbolo del martirio per l’adesione alla fede, il bastone, simbolo del sostegno al cammino missionario, la sacra scrittura, da cui gli apostoli attingevano per celebrare la Messa, infine i sandali, simbolo della povertà di chi ha scelto di seguire il divino Maestro”. 
Alla cerimonia hanno partecipato molte altre associazioni religiose con i loro stendardi, che a fine liturgia si sono riunite attorno alla statua del Santo apostolo per la preghiera collettiva. 
La Messa è stata officiata da padre Eldridge, il parroco, sempre molto attento alle tradizioni e ai culti della comunità italiana, tanto da padroneggiarne ogni giorno meglio la lingua, come ha voluto sottolineare con gratitudine la presidente Lucia. 
Durante la predica, padre Eldridge ha ricordato ai tanti fedeli in chiesa: “Il tesoro che i fedeli non possono perdere: il Signore”. Ma questa ricchezza è possibile solo se i fedeli aprono il loro cuore, simboleggiato dalla parabola dei servi che dall’interno della casa aprono la porta al loro padrone perché, come ha spiegato padre Eldridge, in antichità, le porte non si aprivano dall’esterno ma solo dall’interno. 
Quindi l’invito a tutti è quello di credere nei valori cristiani, seguirli e riconoscerli, come i servi che “riconoscono la voce del loro padrone e gli aprono la porta quando arriva di notte”. Infine, un invito a non dare nulla per scontato e ad aiutarsi reciprocamente. 
Conclusa la celebrazione, Lucia Circelli ha ringraziato tutti i presenti, le associazioni religiose che hanno partecipato, naturalmente padre Eldrige: “Sempre sorridente, bravo a parlare, a collaborare e ad accoglierci in chiesa”, la parrocchia di San Francesco che permette a tutti di festeggiare i propri santi, l’organista, il coro, il ministro dell’Istruzione, John Gardner, Vince Tarzia (assente all’evento) e tutti i presenti, invocando “la protezione di Dio e di San Bartolomeo per noi, per voi, per le nostre famiglie e tutta la comunità”. 
Infine, la preghiera a San Bartolomeo, che ha visto riunite in cerchio attorno al quadro dell’apostolo le associazioni religiose. 
A questo punto, tutti al club ISSCA per un ottimo e gustoso pranzo, allietato dalla musica di Tony, della Little Tony One Man Band. 
Si è ballato in allegria, anche delle scatenate tarantelle, di cui si è resa gioiosa protagonista proprio la presidente Lucia, sulle note dell’organetto di Diadoro Iuliano e del piffero del marito Giuseppe, proprio come in una sagra. Circa 180 persone hanno partecipato alla festa dopo la Messa. 
L’appuntamento ora è per il prossimo febbraio, quando il comitato di San Bartolomeo organizzerà al Molinara Club, come di tradizione, il Ballo dei Paesani, intesi come italiani. 
L’appuntamento è sempre gettonatissimo; vi partecipano infatti sempre circa trecento persone. Lucia Circelli spera di poter rimanere alla guida del suo comitato ancora per un po’, malgrado l’avanzare dell’età. Quando l’associazione è stata fondata 23 anni fa, Lucia “ha promesso a San Bartolomeo di proseguire il suo impegno fintanto ne avrebbe avuto le forze e mai vorrebbe venire meno all’impegno preso”. 
Per questo ora è alla ricerca di giovani volenterosi, che desiderino portare avanti una tradizione e un culto da molti ancora fortemente sentiti.
EMMA LUXARDO