La settimana scorsa Luigi De Luca ha organizzato una festa all’Aqua Luna di Drummoyne per celebrare il conferimento del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. All’evento, un centinaio tra amici di lunga data e parenti hanno voluto congratularsi con De Luca per questo importante traguardo, in una serata informale e partecipata.

Presente alla celebrazione anche il senatore della Repubblica italiana, Francesco Giacobbe, che si è congratulato con il neocavaliere per l’onorificenza ricevuta.

Il riconoscimento arriva in un momento particolarmente significativo per la cultura gastronomica italiana. Durante la serata, De Luca ha più volte richiamato il valore dei saperi tramandati, del mestiere appreso sul campo e della responsabilità di custodire tradizioni che non sono solo prodotti, ma storie, gesti e relazioni.

Un riferimento che si inserisce naturalmente nel più ampio riconoscimento internazionale recentemente attribuito alla cucina italiana come patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. L’onorificenza rende merito al contributo di De Luca alla promozione del Made in Italy e al riconoscimento dell’arte del gelato italiano in Australia, oltre al suo impegno nel volontariato svolto non solo in Australia ma anche in paesi come Filippine e Singapore.

Nato a Messina, De Luca è arrivato in Australia nell’agosto del 1991 come consulente per un’azienda italiana. Nel 1992, grazie anche alla collaborazione con Mike Flemming, ha introdotto i corsi di gelateria presso il TAFE, contribuendo al riconoscimento ufficiale della professione di gelatiere da parte delle autorità australiane e all’inclusione di questa attività tra le nuove professioni riconosciute nel Paese.

Durante la serata all’Aqua Luna sono emerse numerose testimonianze legate al lavoro svolto da De Luca nel corso degli anni, sia per il ruolo avuto nella formazione professionale sia per l’attenzione costante alla dimensione umana del mestiere e all’impegno solidale portato avanti parallelamente alla sua attività.

Per De Luca, il titolo di Cavaliere rappresenta anche il proseguimento di una storia familiare iniziata nella sua città natale nel 1937 dal padre, venditore ambulante di gelati e granite conosciuto come U Cucinu. Un mestiere vissuto come servizio, soprattutto nei quartieri meno abbienti, e trasmesso come sapere aperto a chiunque volesse impararlo.

“Sono venuto in Australia per offrire una vita più tranquilla alla mia famiglia e non sapevo nemmeno che esistesse l’onorificenza di Cavaliere”, ha dichiarato De Luca, dedicando il riconoscimento al padre e ai venditori ambulanti messinesi e italiani.

A chiudere la serata, le parole pronunciate dallo stesso De Luca, che hanno dato il senso più profondo del riconoscimento ricevuto: “Per me non è solo un onore, è una rinascita. È come nascere di nuovo, ma con la consapevolezza di una vita vissuta. Rinasco sapendo quello che ho fatto, quello che ho dato e quello che ancora posso dare”, ha detto, circondato dall’affetto di amici e famiglia.