“Il cambiamento più significativo nella dieta degli australiani negli ultimi 60 anni è spesso legato all’immigrazione”: è iniziato così l’intervento di Tania Cammarano, lettrice del programma di studi alimentari presso il William Angliss Institute. 

Un intervento in videoconferenza che fa parte di una serie di incontri virtuali organizzati dal Co.As.It. intitolati Italian Australian culture series, in cui Cammarano ha raccontato la storia di Natale e Maria Italiano, fondatori e proprietari della Perfect Cheese Company nel 1930.

La ricercatrice ha puntato l’attenzione proprio sulla data di apertura dell’attività commerciale, un momento storico in cui la comunità italiana a Melburne era ancora abbastanza piccola, e di conseguenza non esisteva una grande richiesta di formaggi come pecorino e ricotta.

“Mi appassionano molte le storie degli immigrati italiani, e nel mio lavoro cerco di  assicurarmi che gli venga accreditato il merito dei loro traguardi, soprattutto quando parliamo di cibo”, ha raccontato Cammarano durante un’intervista al giornale. 

Molto spesso, nella narrativa australiana, gli immigrati (italiani e non) sono stati visti come coloro che hanno portato i loro cibi tradizionali dall’altra parte del mondo e l’attenzione si focalizza maggiormente su quanto gli australiani fossero ‘aperti’ alle nuove tendenze e accoglienti verso il multiculturalismo, discorso in cui l’enfasi è puntata sul ricevere invece di puntare l’attenzione sul talento degli immigrati e gli sforzi affrontati per vedere i loro piatti tradizionali diventare di tendenza nella dieta degli australiani.

Tania Cammarano, lettrice presso il William Angliss Institute di Melbourne. La sua ricerca e i suoi studi sono incentrati sulla storia del cibo italiano in Australia

Nella sua videoconferenza, la professoressa Cammarano racconta la storia della Perfect Cheese Company fondata da Natale Italiano, un immigrato calabrese arrivato in Australia nel 1922 (quindi prima dell’ondata migratoria del dopoguerra):

“Quando iniziarono la loro attività, gli Italiano vendevano formaggi per la comunità italiana e poi dal 1937 iniziarono a specializzarsi su prodotti tipici greci, come la feta, per servire anche le altre culture che popolavano Melbourne all’epoca”. 

C’è da aggiungere che in Australia, fino al 1950, l’unica categoria concepita nelle competizioni per prodotti lattieri era quella del cheddar, fino al punto in cui il pubblico iniziò ad apprezzare anche altri tipi di prodotti:

“Per festeggiare i 25 anni in Australia, gli Italiano pubblicarono un opuscolo in lingua italiana e inglese per spiegare i loro prodotti, e questo dato ci fa comprendere il tentativo degli imprenditori di condividere i loro prodotti anche con la cultura australiana”.

Da outsider, Italiano è riuscito a trasfomare la visione di alcuni prodotti italiani, e Cammarano infatti mostra alcuni documenti del dipartimento dell’Agricoltura datati alla fine degli anni ‘50 in cui sono chiare le relazioni tra Italiano e le autorità. 

Negli anni ‘70 poi arriva la vera svolta in cui i prodotti italiani iniziano a essere accettati e arrivano le richieste da parte delle autorità di una maggiore produzione di ciò che viene chiamato ‘formaggio etnico’:

“Così Natale Italiano viene riconosciuto dal governo australiano come un immigrato modello”.

Ci sono molti fattori che hanno contribuito alla trasformazione della visione dell’Italia per gli australiani, come, ad esempio, l’immigrazione, l’industrializzazione, la prosperità economica del Paese, e di come l’Italia iniziò a essere vista come un luogo di glamour.

Cammarano si è interessata alla storia della Perfect Cheese Company dopo aver trovato un libro di cucina datato 1937 che conteneva alcune pubblicità dell’azienda:

“Mi sono subito sorpresa nello scoprire che già alla fine degli anni ‘30 esistesse un’azienda italiana di formaggi e ho iniziato le mie ricerche. Ho trovato molto materiale nell’archivio del dipartimento dell’Agricoltura e il nome Italiano compariva molto prima degli altri; sono stati dei veri pionieri”.

Nel 1981 Natale e Maria Italiano hanno venduto la loro azienda, partita nel giardino di casa e  oggi parte di una multinazionale del settore lattiero caseario.