Maria Rita Mastronardi, personal trainer e sportiva italiana, è stata ammessa alla competizione WBFF di professional Body Building che si terrà nella Gold Coast il prossimo 17 aprile. 

Le selezioni sono state abbastanza dure, ma la culturista romana ha dimostrato di avere le carte in regola per competere sul palco località balneare del Queensland.

Laureata in Scienze motorie, 29 anni, Maria Rita lavora come personal trainer presso una palestra del centro di Brisbane. “Sono da sempre un’appassionata di sport e del vivere sano, infatti ho dedicato la mia vita ad aiutare gli altri a mantenersi in forma attraverso l’esercizio fisico, sana alimentazione e corretto stile di vita, che è appunto l’approccio olistico di un personal trainer qualificato. Il body building non l’avevo mai considerato come un vero e proprio sport, ma l’anno scorso ho assistito per la prima volta a una competizione e ne sono rimasta affascinata” racconta Maria Rita. Il body building è uno sport che fa storcere il naso a molti e spesso è percepito come superficiale e pericoloso, perché legato a fatti di cronaca che fanno emergere l’abuso di sostanze dopanti proibite da parte degli atleti. 

“Senza dubbio troppo spesso questa disciplina non viene compresa e viene bollata come estrema, spesso i body builders sono visti come superficiali e attenti solo all’immagine. Ma non è vero, perché sostanzialmente il culturismo è prima di tutto uno stile di vita, e poi una sfida con sé stessi. Essere un body builder - continua l’atleta romana - significa essere in controllo del proprio corpo che non è considerato un ornamento, ma il veicolo della nostra mente, una macchina perfetta che se allenata e nutrita con cura, dona forza e lucidità mentale. Il nostro corpo è uno solo e bisogna conoscerlo e   curarlo per capire cosa veramente ci può donare, quali esperienze ci può regalare”.

Per Maria Rita il culturismo cosa significa? “Testare i propri limiti, conoscerli e infrangerli. Chi fa uso di sostanze proibite, non ha capito il significato di questa disciplina”. 

Maria Rita racconta anche di un momento difficile della sua storia personale: “La fine di una relazione importante mi aveva resa insicura e scoraggiata, mi mancava un obiettivo e allenarmi per entrare nella competizione del 17 aprile mi ha ridato motivazione. Più il mio corpo si rafforzava, più riprendevo fiducia in me stessa. Certo allenarsi più volte al giorno, andare a letto presto e seguire un regime alimentare molto accorto non è sempre piacevolissimo, diciamo che a competizione finita non disdegnerò un quintale di gelato e una notte di festeggiamenti”.