ROMA - Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro Anna Maria Bernini, ha approvato il decreto del presidente della Repubblica che ridefinisce la struttura organizzativa del ministero dell’Università e della Ricerca (Mur). 

Tra le principali novità, c’è l’istituzione di due nuove direzioni generali.  

La prima per le specializzazioni sanitarie, i dottorati di ricerca e altra formazione post-universitaria, dedicata alla crescente rilevanza assunta dalla formazione avanzata, che spazia dai dottorati di ricerca, oggi sempre più integrati con il mondo industriale, fino alle specializzazioni medico-sanitarie.  

La seconda per la valutazione e la sicurezza della ricerca, volta a rafforzare la capacità di analisi e monitoraggio delle attività di ricerca e a garantire standard di sicurezza sempre più alti. 

La Direzione generale per il diritto allo studio vedrà ridefiniti i propri compiti, che includeranno l’attuazione degli interventi statali per garantire la realizzazione di servizi abitativi per gli studenti della formazione superiore. 

Parallelamente, quella per la sostenibilità e la programmazione del sistema della formazione superiore si occuperà del monitoraggio dei bilanci degli atenei e coordinerà le attività legate alla contabilità economico-patrimoniale. 

Questi cambiamenti rispondono alla trasformazione in corso nella formazione superiore e nella ricerca, sempre più orientate verso un dialogo tra università, industria e istituzioni pubbliche. 

La nuova configurazione ministeriale mira, inoltre, a rafforzare l’impegno sul fronte del diritto allo studio, con progetti strategici come l’housing universitario, l’Erasmus italiano e la promozione di eccellenze nazionali nei campi delle arti, della musica e del design.