Giunto a Melbourne nel 2013 con un Working Holiday Visa perché “stanco del lavoro in Italia” e desideroso di spezzare la monotonia con una breve avventura in Australia, oggi, Andrea Giansanti è il co-fondatore, insieme alla moglie Ana, di ‘More Than Tattoo’, uno studio di tatuaggi pensato per essere molto più di un semplice spazio dove lasciarsi incidere la pelle. “Abbiamo a cuore l’esperienza dei nostri clienti. Crediamo che un tatuaggio, oltre a fare parte del corpo, sia parte della nostra anima e in qualche modo ne riflette l’essenza, ciò che si nasconde all’interno. Ecco perché ci prendiamo cura dell’intero processo, di tutto il percorso che ogni persona decide di intraprendere con noi, dall’idea iniziale del disegno al giorno in cui il tatuaggio sarà completamente guarito”, ha spiegato l’artista.

Artista, esatto, perché oltre ad essere un imprenditore e ad occuparsi di tutto il lato amministrativo e burocratico della sua attività, Andrea è anche impegnato al suo interno come tatuatore specializzato in disegni geometrici e fineline. “Sono sempre stato un appassionato di tatuaggi. In Italia, ho studiato Arredamento d’Interni, per cui mi sono specializzato in disegni tecnici. Inizialmente, utilizzavo il mio corpo per mettermi alla prova, tatuavo sulla mia stessa pelle. Poi, sei anni fa, ho conosciuto Ana, ed è stata lei a guidarmi in questo mondo da un punto di vista più pratico e professionale”. 

Andrea ha raccontato di aver iniziato così il suo percorso come tatuatore professionista, dapprima lavorando come apprendista nel suo stesso studio e sotto la supervisione meticolosa di Ana, una veterana nel settore.  

Dopo un anno e mezzo di apprendistato, Andrea Giansanti è diventato parte integrante della sua grande squadra comprendente altri sette artisti, ognuno dei quali specializzato in particolari stili come il fineline, l’iperrealismo, la vecchia scuola, il dotwork, il blackwork e il tatuaggio tradizionale giapponese.

“La formazione in Italia, l’educazione che mi hanno dato i miei genitori e quella assorbita dal sistema scolastico, che è molto più competitivo rispetto quello che vedo qui in Australia, mi hanno reso molto più pronto ad affrontare le sfide quotidiane. L’Australia mi ha dato la possibilità di crescere e di sviluppare la mia persona e di mettere in pratica tutto quello che avevo imparato”, ha spiegato Andrea, parlando delle numerose sfide che gli si sono poste davanti, durante questi ultimi anni.

Quella di Andrea è anche un’attività che presta molta attenzione all’impatto ambientale e cerca, nel proprio piccolo, di contribuire alla salvaguardia dell’ecosistema. Lo studio, infatti, fa utilizzo di materiali organici e biodegradabili, ricicla e promuove il basso consumo. “Crediamo che tutti insieme possiamo creare un posto migliore in cui vivere”.