Vinicio Rinaldi, originario di Verona, è arrivato in Australia nel lontano 1998, portando con sé una passione per la cucina e il desiderio di costruire una nuova vita in un continente lontano. La sua avventura australiana è iniziata per amore: aveva conosciuto una ragazza italo-australiana a Milano, dove lei studiava fashion design. “Per due anni, abbiamo vissuto insieme in Italia, ma quando i genitori di lei si sono opposti al matrimonio, invitandola a tornare in Australia, non ci ho pensato due volte e ho deciso di seguirla. Non lo sapevo ancora ma quella scelta avrebbe cambiato per sempre il corso della mia vita”, racconta Vinicio con molta nostalgia e anche un pizzico di sollievo per avere ormai alle spalle un trascorso tanto burrascoso.

Nonostante il coraggio dimostrato nel lasciare tutto e seguire l’amore della sua vita, i parenti della donna, sebbene fossero italo-australiani, hanno fatto in modo di separare per sempre i due giovani amanti, a discapito dell’amore che li univa. Quindi Vinicio si è trovato in Australia senza lavoro, senza una casa e, a questo punto, senza compagna.

Nel 1999, una volta arrivato a Sydney, Vinicio ha trovato alloggio con un gruppo di ragazzi italiani. “Qui affittavo una stanza per 80 dollari al mese e, per forza di cose, ho dovuto adattarmi velocemente alle nuove condizioni di vita, incluso dover cucinare per tutti i coinquilini per guadagnarmi il posto letto”, spiega.

Non tutti i mali però vengono per nuocere, perché è stato proprio in questo periodo di estrema difficoltà che un altro grande amore di Vinicio è emerso: la cucina.

“Uno dei miei coinquilini aveva un’ex moglie e pian piano ho cominciato a stringere un’amicizia molto bella con lei”, continua a raccontare Vinicio, ricordando particolari di quel periodo che lo ha temprato, un’iniziazione alla vita da cuoco in Australia che non si sarebbe mai aspettato.

“Quando il mio coinquilino e la sua ex moglie hanno deciso di aprire un ristorante, mi hanno proposto di lavorarci come cuoco e io mi ci sono buttato a capofitto”.

Sebbene le premesse non fossero delle migliori, Vinicio ha dato del suo meglio e grazie all’esperienza maturata in Italia, è diventato rapidamente il cuoco principale, guidando il ristorante per diversi anni.

Ma tra la coppia precedentemente scoppiata cominciò a crescere nuovamente la tensione e quindi Vinicio si è visto costretto a cercare nuove opportunità, trovando impiego come chef in un hotel nella campagna di Bandusia Retreat per cinque o sei mesi.

Dopo quell’esperienza, Vinicio è tornato a Sydney, dove grazie al supporto di Sally Weber, una cara amica di vecchia data, ha trovato lavoro a Manly. Non molto tempo dopo, ha deciso di aprire il proprio ristorante che ha riscosso un grande successo durato otto anni. “Erano tempi diversi, con salari più bassi rispetto a oggi, ma la soddisfazione di gestire un’attività propria compensava ogni sacrificio”, sottolinea Vinicio.

 Oggi, il cuoco veronese lavora per ITSOWEL, un’organizzazione che si occupa di fornire supporto alle persone anziane. “Mi piace aiutare persone di una certa età, trovano molto conforto in noi”, racconta. Il suo ruolo nell’organizzazione ha dato un nuovo scopo alla sua vita, permettendogli di aiutare i membri della comunità italiana di Wollongong, dove ora vive con la sua compagna Norna da dieci anni.

“Finalmente posso dire di essere d’aiuto ai nostri compaesani che soffrono di demenza”, afferma con orgoglio. Oltre al lavoro, Vinicio coltiva numerosi hobby. È appassionato di pittura e musica, e suona il didgeridoo, uno strumento tradizionale aborigeno che ha scoperto durante il suo percorso in Australia.

La storia di Vinicio Rinaldi è quella di un uomo che ha saputo reinventarsi più volte, trasformando le sue passioni in lavoro e trovando una nuova casa dall’altra parte del mondo. Oggi, dopo 26 anni in Australia, può dire con fierezza di aver contribuito non solo alla scena culinaria, ma anche al benessere della comunità italiana nella sua nuova terra.