Da sette anni in Australia, Fabio Brandazzi, dopo una lunga esperienza come cartongessista e piccoli lavori di manutenzione edile, nel 2018 ha rivoluzionato la sua carriera e colto le opportunità che l’Australia offre a chi ha passione e idee: è entrato nel mondo del NDIS facendo il salto dal settore edile a quello del Domestic e Support Worker, con particolare attenzione per le persone diversamente abili. Dopo pochi anni, ma tanto lavoro, ora gestisce una società che offre servizi dalla manutenzione di proprietà e giardini, all’indipendent living, cioè al supporto di una vita indipendente con l’aiuto di un support worker in casa attrezzata. 

“Mi sento realizzato quando riesco a essere utile alla comunità - spiega Fabio - il lavoro con NDIS mi rende orgoglioso e ricarica sempre le mie energie per andare avanti e fare di più, anche quando mi sento molto stanco”.

Fabio ha fondato un’impresa sociale tutta sua e ben integrata nel sistema australiano, ma ha lasciato chiara e netta l’impronta italiana delle sue origini: “Il 70% del mio staff è formato da giovani connazionali. Credo molto nei ragazzi che arrivano da Bel Paese. Lavorano duro, sono affidabili e non hanno grilli per la testa – sottolinea -. Seguiamo diversi disabili emigrati di seconda generazione e i clienti sono entusiasti di poter parlare in italiano con loro”.

Fabio ha molte idee innovative che puntano a prendersi cura di chi è diversamente abile offrendo loro anche un futuro diverso: “Al momento siamo impegnati in un progetto di inserimento dei nostri clienti in ambito lavorativo, proprio tramite la nostra stessa azienda. Li formiamo come giardinieri, in modo da dare loro un’opportunità professionale redditizia e gratificante, che consentirà, a chi lo vorrà, di tornare a essere un membro produttivo e impegnato nella società”.

Il lavoro nel sociale è duro, ma gratificante e rappresenta anche un’opportunità che tutti possono cogliere per cambiare la propria vita. Lo conferma Fabio: “La carriera di support worker è aperta a chiunque abbia la capacità e l’altruismo di aiutare il prossimo. Per cominciare bastano pochi requisiti, di cui l’unico fondamentale è appunto un’attitudine positiva e il desiderio di donare al prossimo. È una carriera ben remunerata che offre notevoli opportunità di crescita”.